...altre piccole, stupide cose



La strategia dell'ignoranza (o la stronzaggine sublime).



A volte gli umori del mattino si addensano tutti nello stesso punto. Per capire il senso dell'espressione bisogna straniare un po' la morfologia della parola mettendola in parallelo alla serie linguistica di termini come "luccicanza", "significanza", "fratellanza", "rimostranza" ecc. Ignoranza, vero che suona già diversamente? Non è più qualcosa che ti piove addosso dal cielo. Sembra subito qualcosa da fare, che chi vuiole può mettere in pratica.



Arrivato a questo punto temo che suoni tutto un po' celentanesco e non so più bene come spiegarmi. Stamattina, leggendo col caffè l'intervista di Baricco a Franco Moretti pensavo con odio che le persone intelligenti sono sempre esistite. Anche l'intelligenza come l'ignoranza uno può scegliere di praticarla quando capita. Bell'esempio di conversazione fra intelligenti, quell'intervista. Poi uno dice il molteplice, lo stile, la tradizione, la leggerezza, l'arguzia, la perla donata, il "diamo una marea di cose per scontate", i monosillabi. Ecco, i monosillabi. Io sui monosillabi sono fortissimo. Io usando i monosillabi posso farmi odiare da chiunque. Perché io sarò sempre diverso da voi, perché io ho capito da circa un decennio come uscire dai vostri circoli ermneutici e incluisivi del cazzo. Di quello che dite, a me non me ne frega una fava, non mi presterete mai le vostre parole, non le ripronuncierò mai, mai mi usciranno dalla bocca. Un'opera in cinque volumi. Dio mio! Spero di citarla mille volte senza mai leggerne una riga. Gran pacche sulle spalle ragazzi. Bisogna dargli delle gran pacche sulle spalle e rispondere a monosillabi. Non mi prenderete mai cari i miei "barbati", come diceva quello. Perché voi siete stronzi potenti, stronzi realizzati, come si dice. Ma io sono uno stronzo sublime, e fra noi non c'è lotta, perché io sono il vuoto dove le vostre parole andranno a morire.

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