Purtroppo non abbiamo potuto anticiparlo qui sul sito, ma giovedì scorso, all'ultimo minuto, Polaroid è andato in onda con uno special guest davvero inatteso.
Con la scusa delle vecchie conoscenze e delle riviste di volontariato, abbiamo portato in radio Damir Ivic, già redattore di AL, Groove, Ultratomato e chissà che altro.
In attesa che posti lui stesso la sua playlist, con appropriati link e reviews, e dato che ultimamente qui sul sito facciamo tutto un po' in ritardo, finalmente ripesco la scaletta di qualche settimana fa, quando in radio vennero Jonathan e Erik (che in questo momento è perso da qualche parte tra Brasile e Argentina e aspetta un autobus).
Spero di aver preso nota correttamente della raffinatissima selezione musicale di Jonathan:
Supertramp, Pure boy (che per chi non lo sapesse è la sigla d'apertura di Io sono un autarchico)
James Taylor, Mexico (con l'accento sulla o, come dice lui)
King Crimson, Sailor's tale (chi non vorrebbe rinascere Robert Fripp?)
Elio e le Storie Tese, Cateto (l'immagine di Jonathan che balla...)
Don Byron, Tuskegee Experiment (per salutare la ragazza più sensuale di Modena...)
a questo punto per la rubrica dell'aperitivo, dato che si parlava anche di Porto Alegre, La Laura ha preparato un rinfrescante Mojito :-))
Bill Evans, Interplay (un po' di jazz per sciogliere ghiaccio e menta)
Pink Floyd, Mademoiselle Knobs (chitarra e cani from Pompei)
e per concludere, un pezzo scelto da Lucio dall'ultimo album di Francois Breut (sinceramente non ho inteso il titolo: di francese ne so meno che di musica...)
Con la scusa delle vecchie conoscenze e delle riviste di volontariato, abbiamo portato in radio Damir Ivic, già redattore di AL, Groove, Ultratomato e chissà che altro.
In attesa che posti lui stesso la sua playlist, con appropriati link e reviews, e dato che ultimamente qui sul sito facciamo tutto un po' in ritardo, finalmente ripesco la scaletta di qualche settimana fa, quando in radio vennero Jonathan e Erik (che in questo momento è perso da qualche parte tra Brasile e Argentina e aspetta un autobus).
Spero di aver preso nota correttamente della raffinatissima selezione musicale di Jonathan:
Supertramp, Pure boy (che per chi non lo sapesse è la sigla d'apertura di Io sono un autarchico)
James Taylor, Mexico (con l'accento sulla o, come dice lui)
King Crimson, Sailor's tale (chi non vorrebbe rinascere Robert Fripp?)
Elio e le Storie Tese, Cateto (l'immagine di Jonathan che balla...)
Don Byron, Tuskegee Experiment (per salutare la ragazza più sensuale di Modena...)
a questo punto per la rubrica dell'aperitivo, dato che si parlava anche di Porto Alegre, La Laura ha preparato un rinfrescante Mojito :-))
Bill Evans, Interplay (un po' di jazz per sciogliere ghiaccio e menta)
Pink Floyd, Mademoiselle Knobs (chitarra e cani from Pompei)
e per concludere, un pezzo scelto da Lucio dall'ultimo album di Francois Breut (sinceramente non ho inteso il titolo: di francese ne so meno che di musica...)
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