La parola è un simbolo e un piacere che succhia uomini e scene, alberi, piante, fabbriche e cani pechinesi.
Allora la Cosa, diventa la Parola e poi ritorna la Cosa, ma ordita e intessuta sino a formare un fantastico disegno.
La Parola succhia il Vicolo Cannery, lo digerisce e lo espelle, e il Vicolo ha assunto lo scintillio del verde mondo e dei mari che riflettono il cielo.
John Steinbeck, Vicolo Cannery, capitolo II
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