Perdonate il ritardo, è stata una settimana così vuota di impegni che non ero ancora riuscito a postare questa mail che abbiamo ricevuto.
In questi giorni della legge Bossi Fini non non si parla già più: al massimo, i titoli tra un gol e l'altro sono per il vertice Fao.
Qualche analisi potrebbe collegare, per cortesia, i due argomenti?
un sentito grazie a Emanuele.
> Da: Emanuele
> Inviato: martedì 4 giugno 2002 15.02
> Oggetto: Migrazione ?
>
>
> Scusate se irrompo nelle vostre cartelle di Posta in Arrivo, ma lo
> sdegno, la costernazione e la rabbia provati alla lettura della legge
> sull'immigrazione quasi approvata sono veramente lancinanti.
> Sono tanti i punti del provvedimento di inaudita violenza, tanti di
> marcato razzismo e tanti anche di egoismo al limite dell'umano: tutti
> purtroppo avvallati da una linea di governo che si autoproclama "cattolica".
> Innanzi tutto il permesso di soggiorno, ulteriormente ridotto quanto
> a durata e pensato esclusivamente in funzione delle nostre necessità di
> lavoro. Sì, perché non si può accogliere qualcuno se non ce n'è bisogno!
> Lo si può accogliere solo se non diminuisce il mio benessere! E quando
> non ce n'è bisogno basta azzerare la quota flussi in ingresso, come
> consente il provvedimento in corso di approvazione.
> Trattamento speciale lo hanno le colf; del resto mi par giusto
> vivere in una bella casa lustra e pulita; anche se c'è chi mangia e
> muore nella polvere. E speciali sono anche le badanti, perché i nostri
> figli, da educare cristianamente, vedano in noi genitori impegnati in un
> lungo e remunerativo lavoro.
> Se poi qualche extracomunitario vorrà riabbracciare i suoi cari
> (quei genitori che noi mettiamo negli ospizi pagando ben alte quote di
> soggiorno), questi dovranno avere almeno 65 anni, età media cui giungerà
> forse tra centinaia d'anni la maggior parte della popolazione africana.
> In ogni caso dobbiamo stare tranquilli, perché tutto verrà
> registrato e schedato. Dispositivi sofisticati pensati da ingegneri
> elettronici di pluricentenarie università italiane scansiranno l'intero
> extracomunitario in modo che sia riconoscibile dovunque vada (e al
> limite possa essere faxato di nuovo nel continente nero).
> Se poi qualcuno di questi tornerà lo etichetteremo clandestino anzi,
> come probabilmente avviene già in paesi più avanzati del nostro,
> terrorista. Perché quello che si deve evitare, come ha affermato il
> nostro ministro dell'interno qualche tempo fa, è questo esodo (anzi
> Esodo) dai paesi poveri verso quelli ricchi.
> Se poi qualcuno se ne vorrà andare è meglio che lo faccia entro
> quegli stessi 65 anni di cui sopra, perché in quel caso non gli
> restituiremo neppure i contributi INPS pagati dal suo lavoro.
> Infine, dimenticavo, un'ultima categoria privilegiata: gli
> infermieri professionisti. E' sì! Perché chi accudisce i nostri obesi, i
> nostri anziani, i nostri cardiopatici? Appunto infermieri professionisti
> africani.
> Tutto questo è diritto spazzatura.
> Vergogna abominevole per un cristiano.
>
> Scusate per lo sfogo; a presto, Emanuele.
>
A questo proposito ricordiamo un articolo del cinque giugno.
In questi giorni della legge Bossi Fini non non si parla già più: al massimo, i titoli tra un gol e l'altro sono per il vertice Fao.
Qualche analisi potrebbe collegare, per cortesia, i due argomenti?
un sentito grazie a Emanuele.
> Da: Emanuele
> Inviato: martedì 4 giugno 2002 15.02
> Oggetto: Migrazione ?
>
>
> Scusate se irrompo nelle vostre cartelle di Posta in Arrivo, ma lo
> sdegno, la costernazione e la rabbia provati alla lettura della legge
> sull'immigrazione quasi approvata sono veramente lancinanti.
> Sono tanti i punti del provvedimento di inaudita violenza, tanti di
> marcato razzismo e tanti anche di egoismo al limite dell'umano: tutti
> purtroppo avvallati da una linea di governo che si autoproclama "cattolica".
> Innanzi tutto il permesso di soggiorno, ulteriormente ridotto quanto
> a durata e pensato esclusivamente in funzione delle nostre necessità di
> lavoro. Sì, perché non si può accogliere qualcuno se non ce n'è bisogno!
> Lo si può accogliere solo se non diminuisce il mio benessere! E quando
> non ce n'è bisogno basta azzerare la quota flussi in ingresso, come
> consente il provvedimento in corso di approvazione.
> Trattamento speciale lo hanno le colf; del resto mi par giusto
> vivere in una bella casa lustra e pulita; anche se c'è chi mangia e
> muore nella polvere. E speciali sono anche le badanti, perché i nostri
> figli, da educare cristianamente, vedano in noi genitori impegnati in un
> lungo e remunerativo lavoro.
> Se poi qualche extracomunitario vorrà riabbracciare i suoi cari
> (quei genitori che noi mettiamo negli ospizi pagando ben alte quote di
> soggiorno), questi dovranno avere almeno 65 anni, età media cui giungerà
> forse tra centinaia d'anni la maggior parte della popolazione africana.
> In ogni caso dobbiamo stare tranquilli, perché tutto verrà
> registrato e schedato. Dispositivi sofisticati pensati da ingegneri
> elettronici di pluricentenarie università italiane scansiranno l'intero
> extracomunitario in modo che sia riconoscibile dovunque vada (e al
> limite possa essere faxato di nuovo nel continente nero).
> Se poi qualcuno di questi tornerà lo etichetteremo clandestino anzi,
> come probabilmente avviene già in paesi più avanzati del nostro,
> terrorista. Perché quello che si deve evitare, come ha affermato il
> nostro ministro dell'interno qualche tempo fa, è questo esodo (anzi
> Esodo) dai paesi poveri verso quelli ricchi.
> Se poi qualcuno se ne vorrà andare è meglio che lo faccia entro
> quegli stessi 65 anni di cui sopra, perché in quel caso non gli
> restituiremo neppure i contributi INPS pagati dal suo lavoro.
> Infine, dimenticavo, un'ultima categoria privilegiata: gli
> infermieri professionisti. E' sì! Perché chi accudisce i nostri obesi, i
> nostri anziani, i nostri cardiopatici? Appunto infermieri professionisti
> africani.
> Tutto questo è diritto spazzatura.
> Vergogna abominevole per un cristiano.
>
> Scusate per lo sfogo; a presto, Emanuele.
>
A questo proposito ricordiamo un articolo del cinque giugno.
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