Giusto due righe dal cuore di Bologna la Dotta in una mattina smagliante che sa quasi di montagna per ricordarvi che appena la notte calerà è d'obbligo fiondarsi tutti al Covo di Viale Zagabria 1, indirizzo per l'occasione trasferito in un ambiguo vicolo dell'East London.
Suoneranno infatti The Libertines, e quando arriverete potrete trovarci già a banco, mentre qualcuno ci starà raccontando dei 17 anni di Paul Weller, o di quando i Clash suonarono in Piazza Maggiore, o di come certe volte sembra bastare una t-shirt di Morrissey per conoscere una ragazza.
Arturo scrive su ZIC che è una di quelle occasioni imperdibili per vedere un gruppo un attimo prima che esploda. E, a giudicare dai racconti che si sentono su questo loro tour (manager sbattuti fuori, groupies nascoste in ogni armadio, risse tra ubriachi sul palco, ex fidanzate che intentano cause...), The Libertines potrebbero davvero esplodere oppure scoppiare, schiacciati o lanciati dalla storia sempre uguale e sempre nuova del rock'n'roll.
L'anno dopo gli Strokes, una risposta degli stylish kids britannici per sudare e ballare proprio sotto il palco come piace agli inguaribili ragazzini di polaroid. Ci si vede lì.
Suoneranno infatti The Libertines, e quando arriverete potrete trovarci già a banco, mentre qualcuno ci starà raccontando dei 17 anni di Paul Weller, o di quando i Clash suonarono in Piazza Maggiore, o di come certe volte sembra bastare una t-shirt di Morrissey per conoscere una ragazza.
Arturo scrive su ZIC che è una di quelle occasioni imperdibili per vedere un gruppo un attimo prima che esploda. E, a giudicare dai racconti che si sentono su questo loro tour (manager sbattuti fuori, groupies nascoste in ogni armadio, risse tra ubriachi sul palco, ex fidanzate che intentano cause...), The Libertines potrebbero davvero esplodere oppure scoppiare, schiacciati o lanciati dalla storia sempre uguale e sempre nuova del rock'n'roll.
L'anno dopo gli Strokes, una risposta degli stylish kids britannici per sudare e ballare proprio sotto il palco come piace agli inguaribili ragazzini di polaroid. Ci si vede lì.
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