Non per fare troppa pubblicità ma perché uno ci crede davvero, insomma se capitate in zona Bologna in questi giorni procuratevi l´ultimo numero del quindicinale cittadino per eccellenza: Zero in Condotta. C´è una pagina intera dedicata all´intervista che Sergio Palladini ed io abbiamo fatto (con amore, concedetemelo) a Phil Anka, voce e fondatore dei Lino ei Mistoterital.
Forse qualcuno ha memoria di questo nome per qualche lontana e fugace apparizione su TMC, meglio ancora per una cassetta copiata da un fratello maggiore, o per un concerto a cui è capitato per caso uscendone decisamente perplesso e spettinato. O forse (ma solo perché siete troppo giovani) questa geniale sigla non vi dice nulla. Spero, infine, non li associate nel ricordo al "rock demenziale" o ai pur rispettabili Elio e Le Storie Tese.
Lino ei Mistoterital sono (stati?) un gruppo inventato da un fumetto di Alter Alter, usciti da un magico mondo fatto di gommapiuma e sottaceti, Beatles nella Bassa padana, pongo colorato, bronchenolo e sbarbe col chiodo. Sono gli eredi di "un approccio post punk" a suoni schiettamente e tradizionalmente pop, che giocano a prendersi in giro facendone teatro. Sono il frutto di una stagione creativa di cui qui in città a volte sento la mancanza.
E venerdì 6 dicembre li potremo rivedere di nuovo dal vivo all'Estragon, in un concerto per festeggiare il ventennale della loro carriera.
Ridondanza Sempre!
Forse qualcuno ha memoria di questo nome per qualche lontana e fugace apparizione su TMC, meglio ancora per una cassetta copiata da un fratello maggiore, o per un concerto a cui è capitato per caso uscendone decisamente perplesso e spettinato. O forse (ma solo perché siete troppo giovani) questa geniale sigla non vi dice nulla. Spero, infine, non li associate nel ricordo al "rock demenziale" o ai pur rispettabili Elio e Le Storie Tese.
Lino ei Mistoterital sono (stati?) un gruppo inventato da un fumetto di Alter Alter, usciti da un magico mondo fatto di gommapiuma e sottaceti, Beatles nella Bassa padana, pongo colorato, bronchenolo e sbarbe col chiodo. Sono gli eredi di "un approccio post punk" a suoni schiettamente e tradizionalmente pop, che giocano a prendersi in giro facendone teatro. Sono il frutto di una stagione creativa di cui qui in città a volte sento la mancanza.
E venerdì 6 dicembre li potremo rivedere di nuovo dal vivo all'Estragon, in un concerto per festeggiare il ventennale della loro carriera.
Ridondanza Sempre!
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