I Bedhead, la precedente formazione dei fratelli Matt e Bubba Kadane hanno rappresentato "la quintessenza di una indie rock band", secondo All Music Guide. I New Year ne hanno raccolto l’eredità e noi, da Buoni Ultimi (ma appresso ai Maestri), stavamo incantati sotto il palco ad ascoltarli, scuotendo la testa, guardando ora "le nostre scarpe" ora loro, che composti percuotevano le chitarre "con le sciabole", come direbbe G(h)iovanni e ci guardavano quasi stupiti (Mike Donofrio al basso ogni tanto pareva timido e deciso ad andarsene, ogni tanto sorrideva e si muoveva più di tutti).
Dal vivo mi sono sembrati molto più aggressivi che su disco, sarà per l'aggiunta di Peter Schmidt, già terza chitarra nei Bedhead. Altri momenti, i più velvetiani dell'album suonano come classici già la prima volta che li senti.
Domani sera inevitabile apertura di puntata con la frenetica Gasoline.
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