polaroid a strisce
Devo confessare che a volte le strisce di Net To Be mi mettono un po’ di malinconia.
Mi ricordano troppo quando anch’io lavoravo nella new economy: elegante ufficio in centro, popolato di under30, la mia scrivania ikea ingombra di tecnologia, il rumore del tè che bolliva nella macchinetta americana, la più completa libertà di orario (tanto si cominciava alle seiemmezza tutte le mattine), i capi lontani, sempre in volo tra la Danimarca e Londra, e che ogni tanto si palesavano in teleconferenza.
L’intranet aziendale, quella dove noi sbirciavamo le foto delle nuove stagiste francesi, ha continuato a tenere in copertina la gara di canoa vinta dall’impiegato della sede tedesca fino al giorno della nostra chiusura.
Nessuno, lassù al Nord, aveva rinnovato il nostro contratto di collaborazione.
Poi i pc sono stati imballati, le poltrone vendute, l’archivio buttato nella carta da riciclare.
Noi, umanisti con poche aspettative (e quindi già felici per quei mesi trascorsi di assoluta pacchia), siamo usciti sotto i portici con un sorriso, abbiamo lasciato le chiavi nella cassetta della posta e siamo andati a bere.
Immagino che un sorriso del genere, disincantato e sornione, passi qualche volta anche nello sguardo di Roberto Grassilli (già disegnatore di Cuore e Clarence, nonché voce dei miei amatissimi Lino ei Mistoterital) mentre crea Net To Be.
Domani sera Grassilli, che già da diverse settimane è on the road con un Net Tour Be, presenterà il libro qui a Bologna, insieme a Michele Serra, Gianluca Neri e Luca Bottura.
Questa sera, invece, sarà a polaroid per una improbabile presentazione della presentazione: fumetti alla radio e qualcosa da bere.
A partire dalle venti, sul confortante mono dei centotre punto cento di RadioCittà103: non mancate.
ps: ovviamente, dopo (e dopo Glamorama) si va tutti al Moebious a sentire Giovanni...
Devo confessare che a volte le strisce di Net To Be mi mettono un po’ di malinconia.
Mi ricordano troppo quando anch’io lavoravo nella new economy: elegante ufficio in centro, popolato di under30, la mia scrivania ikea ingombra di tecnologia, il rumore del tè che bolliva nella macchinetta americana, la più completa libertà di orario (tanto si cominciava alle seiemmezza tutte le mattine), i capi lontani, sempre in volo tra la Danimarca e Londra, e che ogni tanto si palesavano in teleconferenza.
L’intranet aziendale, quella dove noi sbirciavamo le foto delle nuove stagiste francesi, ha continuato a tenere in copertina la gara di canoa vinta dall’impiegato della sede tedesca fino al giorno della nostra chiusura.
Nessuno, lassù al Nord, aveva rinnovato il nostro contratto di collaborazione.
Poi i pc sono stati imballati, le poltrone vendute, l’archivio buttato nella carta da riciclare.
Noi, umanisti con poche aspettative (e quindi già felici per quei mesi trascorsi di assoluta pacchia), siamo usciti sotto i portici con un sorriso, abbiamo lasciato le chiavi nella cassetta della posta e siamo andati a bere.
Immagino che un sorriso del genere, disincantato e sornione, passi qualche volta anche nello sguardo di Roberto Grassilli (già disegnatore di Cuore e Clarence, nonché voce dei miei amatissimi Lino ei Mistoterital) mentre crea Net To Be.
Domani sera Grassilli, che già da diverse settimane è on the road con un Net Tour Be, presenterà il libro qui a Bologna, insieme a Michele Serra, Gianluca Neri e Luca Bottura.
Questa sera, invece, sarà a polaroid per una improbabile presentazione della presentazione: fumetti alla radio e qualcosa da bere.
A partire dalle venti, sul confortante mono dei centotre punto cento di RadioCittà103: non mancate.
ps: ovviamente, dopo (e dopo Glamorama) si va tutti al Moebious a sentire Giovanni...
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