Effinita


Non pensate a noi qui, lascivi per via del nostro color di miele, a presumere sui tasti che a qualcuno possa davvero interessare delle nostre vacanze.

A dir il vero, forse nemmeno a chi c'era, a chi ha suonato, a chi ci ha ospitato e coccolato, a chi ci ha indirizzato.

Forse nemmeno alla piccola Maddalena, la mercenaria del cappero in bottiglia di plastica e della conchiglia su fondo di zaino fucsia giochipreziosi, in agguato sul molo tra la spazzatura e il container delle Poste Italiane.



Ma questa sera pensavamo alla necessità del pugno di righe liberatorie e assieme conservative, succedaneo delle istantanee non dette alla casa azzurra senza doccia ma col laptop, Regno delle due Sicilie in camuffo odor di Peloponneso: scrivere ora è come fare acrobazie tra il sudore la vergogna e la vecchiaia (trentenni circa, mentre alla tivù Violante P. e Monsieur Maxibon sembrano millantanni, la Ferrari tracolla in Ungheria, la Serie B sciopera e, of course, l'Italia brucia).



Mettere insomma l'a capo lirico prima che la stagione si rompa, aprendo alla prosa delle abitudini, del ricominciare a sognare uno stipendio, un concerto coperto, la riapertura del Covo, un volo discount per sentire i Lucksmiths, la radio a temperatura ambiente e i saldi invernali.

Perché questo è il nostro blog, voi siete i nostri amici e questa è, ancora per una notte, la nostra estate.



effinita



Le colline di Urbino dalla mansarda di Fabrizio e la crostata di sua mamma a colazione che ci fanno sentire i veri ospiti del Festival

Beck da vicino vicino in versione fat-bastard-pop

gli amici che vanno a controllare se esistono

gli Amari che danno consigli ai giovani emsii

il raduno dei Loser che ti fa perdere la voce e la corteggiatissima signorina Loser che ti fa perdere la faccia



effinita



i Giardini felici di poter fare tutto il casino che il loro cuore punk ha sempre voluto

il coro "yo soy un perdedor"

Chemicals degli strepitosi Notwist al telefono per Fabio sfidando le ire di Coniglio Cattivo

la Massaia più indie rock che si sia mai vista

il Festival meno indie rock che si sia mai visto data la quantità di patata in circolazione

Giovanni Gandolfi Uomo Dell'Anno che si sveglia sotto un'aiuola in un parcheggio

lo Zen e l'arte di incontrare Gecco

le reliquie di n0ctilucent

le tre di venerdì mattina con il Blog della Domenica

presentarsi al Presenzialista

la birra la crescia (vuota, pure) una sola beck's per un tavolo da trenta

pranzare a casa di Giulia proprio al centro dell'estate con il cane Duca di Montefeltro e il miracolo dell'ostia sconsacrata



effinita



Le case colorate a scacchi rossi e gialli e il mare nero petrolio e la luna metallo e la luna di marmellata e la luna che sorge a mezzanotte e lo screensaver di stelle sopra la testa, mentre brucia la candela e scatta una Lomo

leggere riviste femminili senza l'ombrellone e sotto l'uva tra i ragni i gatti gli scarabei (otto lettere)

quattro treni, un autobus, tredici ore di nave, mediterraneo, mediterraneo e Gigio Alberti



effinita



I vicini che lavorano a Radio Tre, presentano i film a Venezia, illustratori, attrici, stiliste, coreografi, ballerine, amanti tutti a becca al vento e amici drappegiati

la Rosina, Pino La Mancusa, San Bartolomeo e il signor Carlo Russo

il pesce spada (quello no, ce l'ha Letizia)



effinita



L'isola che "è dura" ma "sennò nun me rilasso" per via di muli, mosche, gradini in pietra, meduse

l'acqua e menta di Alessandro, le proprietà di Alessandro, le cesoie di Alessandro, le cinque ore di gita fino ai crateri con Alessandro

lo scorfano, la ricciola, il finocchietto e la pasta con le aringhe



effinita



Effinita

la panna per la granita

il ghiaccio

la pila per la risalita



L'estate?

Effinita.

Ma noi siamo tornati

e adesso ricominciamo

(tra un paio di settimane anche in radio).

Baci.

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