Campo Minato VS Atari
L'imprescindibile vignetta di Coniglio Cattivo di oggi (da un buon soggetto di quel pessimo soggetto che è il signor Loser) mi ha fatto tornare in mente quello che mi dissero durante il set di Herrmann und Klein l'anno scorso al Covo: "stanno controllando l'email".
Poi, del tutto casuamente, questa mattina mi imbatto nella foto qui a fianco.
Così si presenta al mondo Bauri (o, come direbbe L'Uomo dell'Anno, BuaaauVi), classe 1979, e se la sua scarna home page non si carica fate reload.
L'anno scorso il buon Bauri, al secolo Martin Abrahammson, ha dato alle stampe su Neo Ouija un apprezzato disco di elettronica-minimale-e-ovviamente-astratta dall'opportuno titolo Slacker Journal.
Nove maliconiche tracce magnificamente adatte al vostro pigro blogging, forse una delle attività "slacker" per eccellenza se questa parola fosse ancora in voga (ma con fare indifferente potrei anche sostenere che il blogger è la versione aggiornata dello slacker).
Si passa da episodi moderatamente ritmati e ossessivi, come undivided o la titletrack, a quelli più puramente sinfonici, come vinetar, ad altri più oscuri e ipnotici, come lembit.
Per Slacker Journal sono stati tirati in ballo Plaid, Autechre e Vangelis (io non vado più in là dei Selected Ambient Works), ma dopo la vignetta di Coniglio Cattivo sono pronto a difendere i miei record a Campo Minato su Win3.1 contro il dilagante revival del retrogaming.
L'imprescindibile vignetta di Coniglio Cattivo di oggi (da un buon soggetto di quel pessimo soggetto che è il signor Loser) mi ha fatto tornare in mente quello che mi dissero durante il set di Herrmann und Klein l'anno scorso al Covo: "stanno controllando l'email".
Poi, del tutto casuamente, questa mattina mi imbatto nella foto qui a fianco.
Così si presenta al mondo Bauri (o, come direbbe L'Uomo dell'Anno, BuaaauVi), classe 1979, e se la sua scarna home page non si carica fate reload.
L'anno scorso il buon Bauri, al secolo Martin Abrahammson, ha dato alle stampe su Neo Ouija un apprezzato disco di elettronica-minimale-e-ovviamente-astratta dall'opportuno titolo Slacker Journal.
Nove maliconiche tracce magnificamente adatte al vostro pigro blogging, forse una delle attività "slacker" per eccellenza se questa parola fosse ancora in voga (ma con fare indifferente potrei anche sostenere che il blogger è la versione aggiornata dello slacker).
Si passa da episodi moderatamente ritmati e ossessivi, come undivided o la titletrack, a quelli più puramente sinfonici, come vinetar, ad altri più oscuri e ipnotici, come lembit.
Per Slacker Journal sono stati tirati in ballo Plaid, Autechre e Vangelis (io non vado più in là dei Selected Ambient Works), ma dopo la vignetta di Coniglio Cattivo sono pronto a difendere i miei record a Campo Minato su Win3.1 contro il dilagante revival del retrogaming.
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