Don't look back



Visto che sono offline, per studiare, vi racconto una cosa fuori dal mondo.

Ho pensato: e se anche noi avessimo un sistema di riferimento principale?

Basterebbe trovarlo per poi seguirne le traiettorie.

Pensate, qualcuno impara guardando all'indietro, molti più semplicemente si trovano rallentati, pur proseguendo, dall'altra direzione.

Se fosse solo per via di un asse ruotato, si spiegherebbero un sacco di cose.

Oppure: magari i mancini hanno una terna sinistrogira.

Si potrebbe mappare gli umori, definire la cinematica dei sentimenti, trovare le coordinate esatte del nostro zero.

Una volta pensavo questo, riguardo la musica elettronica: generatrice di spazi vettoriali, con variabili scalari.

Pensavo: griglia lo spazio, per entrare solo qualora i suoi raggi intercettino la nostra terna principale.

Si potrebbe pensare a un'indagine spettroscopico-musicale.

Tipo: ditemi che musicista (tra quelli che girano manopole e pigiano tasti) siete ed io vi darò la vostra terna locale principale (coordinate nel sistema globale di polaroid).

Un esercizio degno di un Balthasar Grácian degli anni zerotre.

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