Incontentabili romanticherie
Speakers push up the air è una canzone che mi sembra di avere sempre ascoltato prima o dopo un concerto. Forse tutti i tecnici del suono si passano gli stessi cd. Forse frequento sempre gli stessi tre posti.
In ogni caso, non era facile per i Pretty Girls Make Graves ripetere un colpo del genere, e infatti nel loro nuovo disco sento la mancanza di una canzone altrettanto potente e a presa così immediata. L’urlo “Do you remember what the music meant?” resta un tatuaggio sul cuore che si può forse solo una volta nella vita.
E forse il fatto è pure che The new romance esce su etichetta Matador, segnando a suo modo il passaggio nel mondo degli “indipendenti ma già un po’ affermati”. Te ne accorgi perché nelle recensioni i musicisti cominciano a essere chiamati senza problemi artists (e non solo per via di samples e tastiere, o per la batteria sempre più frantumata di Nick DeWitt).
Niente male per un quintetto nato a Seattle appena due anni fa, i cui membri provengono da una miriade di band dai nomi quali Murder City Devils, Death Wish Kids, Bee Hive Vaults, Kill Sadie, The Hookers, nonché Sharks Keep Moving.
Eppure, in questa mezz’oretta di post punk aderente al tempo presente in maniera (fin troppo?) precisa ci sono momenti divertenti e carichissimi: il brano d’apertura Something bigger, something brighter e Chemical, chemical saranno probabilmente tra i ballabili della stagione, mentre l’inno This is our emergency è un appassionato appello agli indie kids “to keep doing your thing […] you don’t have to be a picture in a magazine”.
In All medicated geniuses alla voce di Andrea Zollo (signorina che sfortunatamente dicono assomigli a Kelly Osbourne) fa da contrappunto una più lontana e maschile, creando un riuscito effetto di angoscia, e l’esperimento purtroppo viene ripetuto solamente nell’infuocata disperazione di The teeth collector.
Cosa manca all'ottimo The New Romance perché non ti lasci la sensazione che avrebbe potuto essere qualcosa di più?
E comunque sia, anche senza menzionare i punti di riferimento Sleater-Kinney e At The Drive In, si sarà capito che i Pretty Girls Make Graves hanno poco a che fare con l’omonima canzone degli Smiths?
Speakers push up the air è una canzone che mi sembra di avere sempre ascoltato prima o dopo un concerto. Forse tutti i tecnici del suono si passano gli stessi cd. Forse frequento sempre gli stessi tre posti.
In ogni caso, non era facile per i Pretty Girls Make Graves ripetere un colpo del genere, e infatti nel loro nuovo disco sento la mancanza di una canzone altrettanto potente e a presa così immediata. L’urlo “Do you remember what the music meant?” resta un tatuaggio sul cuore che si può forse solo una volta nella vita.
E forse il fatto è pure che The new romance esce su etichetta Matador, segnando a suo modo il passaggio nel mondo degli “indipendenti ma già un po’ affermati”. Te ne accorgi perché nelle recensioni i musicisti cominciano a essere chiamati senza problemi artists (e non solo per via di samples e tastiere, o per la batteria sempre più frantumata di Nick DeWitt).
Niente male per un quintetto nato a Seattle appena due anni fa, i cui membri provengono da una miriade di band dai nomi quali Murder City Devils, Death Wish Kids, Bee Hive Vaults, Kill Sadie, The Hookers, nonché Sharks Keep Moving.
Eppure, in questa mezz’oretta di post punk aderente al tempo presente in maniera (fin troppo?) precisa ci sono momenti divertenti e carichissimi: il brano d’apertura Something bigger, something brighter e Chemical, chemical saranno probabilmente tra i ballabili della stagione, mentre l’inno This is our emergency è un appassionato appello agli indie kids “to keep doing your thing […] you don’t have to be a picture in a magazine”.
In All medicated geniuses alla voce di Andrea Zollo (signorina che sfortunatamente dicono assomigli a Kelly Osbourne) fa da contrappunto una più lontana e maschile, creando un riuscito effetto di angoscia, e l’esperimento purtroppo viene ripetuto solamente nell’infuocata disperazione di The teeth collector.
Cosa manca all'ottimo The New Romance perché non ti lasci la sensazione che avrebbe potuto essere qualcosa di più?
E comunque sia, anche senza menzionare i punti di riferimento Sleater-Kinney e At The Drive In, si sarà capito che i Pretty Girls Make Graves hanno poco a che fare con l’omonima canzone degli Smiths?
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