Happy Birthday Shelflife!
Questi sono tempi ingrati, esigenti ma spesso superficiali.
Ad esempio, quando si parla di compilation tributo e di cover, quasi mai ci si accontenta di un lavoro onesto, fatto con amore e devozione. No: si pretende l'interpretazione d'autore, il raffinato remix, il dj che rimaneggia e rimastica (arrivando al recente paradosso di Fatboy Slim, che ribalta tutto per lasciare ogni cosa com'era).
Così quando una raccolta ci offre la rilettura di 19 brani di una sola etichetta da parte di altri 19 artisti della medesima siamo pronti a dimenticarcene in fretta, decretando l'operazione fatalmente autoreferenziale (da che pulpito!).
Peccato, perché You're still young at heart (quale migliore titolo?) è un disco divertente, anche se si lascia scoprire poco a poco, colpa forse di una scaletta discutibile che infila proprio in apertura alcuni dei pezzi più deboli del set. Personalmente, al primo ascolto, ho dovuto aspettare la traccia numero cinque per rincuorarmi (Alcohol future beat degli One Night Suzan, qui ringiovanita da Den Baron).
Nato per celebrare l'uscita numero 50 della Shelflife, adorabile etichetta di San Francisco (leggetevi l'intervista a Ed sull'ultimo Indiepop.it), You're still young at heart presenta alcune band note e altre alla prima apparizione. E qui risiede la forza e la debolezza dell'operazione: chi è questa gente? Dei parvenu o delle promesse?
Alla lunga, ovviamente, poco importa: aspettando che Arturo abbia voglia di raccontarci qualcosa della compilation gemella della Matinée, godiamoci gli stravolgimenti di Lousy judge of carachter degli Shermans operata dai Daydream Cycle, o tali Sweetling che arrivano quasi a toccare territori da Morr Music, oppure i trascinanti Majestic che con un pizzico di feedback in più avrebbero fatto un gran pezzo alla Radio Dept.
Gli highlights sono numerosi, il packaging fa quasi tenerezza e nel collage potreste riconoscere proprio la vostra spilletta.
Questi sono tempi ingrati, esigenti ma spesso superficiali.
Ad esempio, quando si parla di compilation tributo e di cover, quasi mai ci si accontenta di un lavoro onesto, fatto con amore e devozione. No: si pretende l'interpretazione d'autore, il raffinato remix, il dj che rimaneggia e rimastica (arrivando al recente paradosso di Fatboy Slim, che ribalta tutto per lasciare ogni cosa com'era).
Così quando una raccolta ci offre la rilettura di 19 brani di una sola etichetta da parte di altri 19 artisti della medesima siamo pronti a dimenticarcene in fretta, decretando l'operazione fatalmente autoreferenziale (da che pulpito!).
Peccato, perché You're still young at heart (quale migliore titolo?) è un disco divertente, anche se si lascia scoprire poco a poco, colpa forse di una scaletta discutibile che infila proprio in apertura alcuni dei pezzi più deboli del set. Personalmente, al primo ascolto, ho dovuto aspettare la traccia numero cinque per rincuorarmi (Alcohol future beat degli One Night Suzan, qui ringiovanita da Den Baron).
Nato per celebrare l'uscita numero 50 della Shelflife, adorabile etichetta di San Francisco (leggetevi l'intervista a Ed sull'ultimo Indiepop.it), You're still young at heart presenta alcune band note e altre alla prima apparizione. E qui risiede la forza e la debolezza dell'operazione: chi è questa gente? Dei parvenu o delle promesse?
Alla lunga, ovviamente, poco importa: aspettando che Arturo abbia voglia di raccontarci qualcosa della compilation gemella della Matinée, godiamoci gli stravolgimenti di Lousy judge of carachter degli Shermans operata dai Daydream Cycle, o tali Sweetling che arrivano quasi a toccare territori da Morr Music, oppure i trascinanti Majestic che con un pizzico di feedback in più avrebbero fatto un gran pezzo alla Radio Dept.
Gli highlights sono numerosi, il packaging fa quasi tenerezza e nel collage potreste riconoscere proprio la vostra spilletta.
Commenti
Posta un commento