Refresh, refresh, refresh.... Pitchfork!


Ho tenuto tutto il giorno una finestra aperta ridotta a icona sul fondo del mio desktop. La Top 50 del 2003 secondo la webzine Pitchfork era annunciata per oggi e alle 15.55 è finalmente apparsa.

Dopo la proclamazione ieri di Hey Ya! degli Outkast come miglior singolo dell'anno (e tanto per épater les bourgeois al secondo posto e terzo posto c'erano Beyonce e Justin Timberlake), avevo davvero voglia di leggere cosa avrebbero combinato con gli album.



Passare dalla posizione cinquanta alle prime dieci è stato come ogni volta un calvario: conosco a malapena un paio di tutti quei nomi, ma nonostante ciò mi sono divertito un mondo a leggere le loro battute intraducibili, i loro giochi di parole in slang stretto, i motti di spirito sempre più criptici.

Perché Pitchfork è insopportabilmente snob e tutto quel che volete (e quei decimali nei voti sono ridicoli), ma resta un sito scritto da persone intelligenti e brillanti che quando si mette in testa di stroncare/disintegrare qualcosa lo fa senza pietà, e che però è anche capace di farsi prendere da entusiasmi selvaggi, nonché di riportare opinioni contrarie da parte di altri redattori (e questa classifica, che siate d'accordo o meno coi suoi futili risultati, lo dimostra ancora una volta).

Non vi anticiperò chi è in vetta ("we will remember this album: nothing says 2003 more", scrivono, anche se io non ci credo così tanto), ma devo essere stato un po' precipitoso ad arrivare in fondo: dovevano ancora finire di caricare la pagina. Mi sono sentito un po' più nerd del solito.

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