Polaroid lounge n°4

La rubrica dell’aperitivo de La Laura



Da ogni parte d'Europa, dal Nord Africa le anguille intraprendono il loro lungo viaggio il cui destino è tornare a toccare, infine, i torbidi lidi del Mar dei Sargassi.

Laggiù, le anime verdi, attanagliate da un improvviso e imperscrutabile istinto di conservazione della specie, da una forma ammorbante di ombrosa timidezza rifiutano di mischiarsi con altre specie, scivolando tra loro, insensibili al fascino sconosciuto di altre lingue e radici.

Nuovi, incestuosi avannotti vedono allora la luce dai bui anfratti, infidi e vischiosi, che lambiscono lascivi e ad un tempo le Indie Occidentali da un lato e le Azzorre dall’altro.

La ricerca così decreta, implacabile e definitiva, la fine della dolce tradizione che conosceva l’Anguilla anguilla, la Sapiente Europea, originaria di tutte le regioni del continente, abbandonarsi ai piaceri della panmixia prima di spegnersi una volta per tutte, lontana tutto, lontana da casa.

Ah, l’ultima anguilla che avremo.



L’aperitivo è dedicato ad Anguilla metrica, misura gentile di ogni cosa, ed è liberamente tratto da quelLa poesia di Montale il cui metro, si sa, adagia i suoi morbidi fianchi lungo le sponde senza attrito di un vetro da Martini.

L’aperitivo scintilla là dove morde l’arsura.



Ingredienti:



Vodka del Baltico

Ghiaccio macigno

Martini pozza e luce di castagni

Un bicchiere di acqua e anice, anima verde



Bicchiere:



Calice, estuario o delta



Gli ingredienti in parti metriche e sezione aurea devono legarsi assieme sempre più addentro, sempre più nel cuore del ghiaccio, dal mare freddo al bicchiere, nostro estuario e ai nostri fossi.

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