Da non perdere (bis)



Il secondo numero dell'edizione italiana di Losing Today è finalmente uscito e (perdonate la vanità) mi piace anche più del primo.

Ne ha fatta una bella presentazione Mr. Shoegazer in persona, mentre su Sad Pandas ci sono un po' di mp3 per conoscere le band presenti nel cd allegato alla rivista.

Intanto, ecco un piccolo assaggio di quello che ci potete trovare...





Pecksniff, 'The book of Stanley Creep'Pecksniff, The book of Stanley Creep (Black Candy Records)



"Adorabili", è quello che mi ripeto ogni volta che ascolto i Pecksniff.

Se esiste un modo per tradurre in italiano "twee pop", allora è quello tutto sghembo che ha escogitato questa band di Parma, giunta al secondo album con l'attuale formazione, dopo l'incantevole autoprodotto Elementary Watson del 2003. Tra i Belle & Sebastian dei primi tempi, le cose meno sconnesse dei Moldy Peaches e certo scanzonato Syd Barrett, ciò che finora li ha contraddistinti è l'atteggiamento: come se il fatto di non essere più bambini fosse in realtà solo un gioco da bambini, anche in musica. E il gioco dei Pecksniff è pieno d'entusiasmo, sincero e allegro, ma mai sciocco. Le pagine del "libro di Stanley Creep" sono un po' come il bel libretto che accompagna il cd (con i disegni del cantante Stefano Poletti): quasi una versione naif di quel Bright Eyes che ha tante storie da raccontare come loro. Se avete avuto la fortuna di vederli in concerto, sapete che da un grande baule tireranno fuori i loro strumenti giocattolo, che vi faranno battere le mani con un sorriso felice e che vorrete cantare ancora con la Patty.

Adorabili.





Riccio Bianco, 'Palmanova'Riccio Bianco, Palmanova (Riot Maker)



Le macchine erano tristi quel giorno. Entrando nel laboratorio il dottor Riccio Bianco se ne accorse subito e capì che non sarebbe stato possibile portare avanti le ricerche in quelle condizioni. Decise che c'era una sola cosa da fare: partire per una gita da Palmanova a Dusseldorf. In auto i calcolatori si rilassarono e lungo la strada si conversò lietamente di cose come la parola perfetta ("ascella"), il cactus reale, garanzie a vita, whisky e videogames. C'era una chitarra scordata nel bagagliaio e si divertì parecchio anche lei. Qualcuno fece la voce grossa e qualcun altro la passò al vocoder. In cammino incontrarono un temporale che li fece arrivare dopo le otto, giusto in tempo per l'happy end tra Four Tet e Boards Of Canada. Nel corso di questa "storia d'amicizia e altri valori base della nostra società civile" il personaggio del dottor Riccio Bianco fu interpretato da attori diversi: Dariella e Cero, già componenti dei formidabili Amari, e da Zoraide (Ok No). La casa di produzione, manco a dirlo, era la leggendaria Riot Maker. Palmanova è un film di culto per le vostre orecchie.





The Hotels, 'Theory EP'The Hotels, Theory EP (Sentient Records)



Un pallido sole autunnale acceca la foto in controluce sulla copertina, un seppiato primo piano di una ragazza dall'espressione lontana e triste: immagine appropriata alle canzoni contenute in questo ep di debutto per i londinesi Hotels. Il quintetto si presenta come una versione britannica di Interpol, ma più diretti e immediati di questi nell'andare al cuore problema: suonare musica satura di malinconia senza perdere in ritmo, secondo la lezione che fu di Sound e Kitchens Of Distinction. La soluzione è nella formula (nota, ma non per questo scontata o semplice) di un suono di chitarre saturo, basso in primo piano e una voce al tempo stesso vibrante e distaccata, che qui a volte ricorda quella dei Gene. Il risultato c'è, con momenti impetuosi, come negli avvolgenti refrain o nel crescendo di chitarre davvero irresistibile della conclusiva Ocean Floor.

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