Una giornata Devo
«Matthew e io sublimavamo il nostro disagio nella cultura.
I Devo, un gruppo musicale di cui al liceo non mi ero mai interessato, divennero un emblema della nostra differenza, non solo dagli hippy del Camden, ma anche dai punk-chic appassionati di Bowie che avevano l'abbonamento a Interview e andavano in vacanza a Parigi.
I Devo estendevano l'ethos nerd-cervellotico di un gruppo tipo Talking Heads in una direzione utilmente ostile. Apprezzando i Devo era possibile indulgere al nostro risentimento di classe mascherandolo da satira anticapitalistica.
I Devo diventarono un aggettivo: certe cose erano paurosamente Devo in quella scuola, vero?»
Jonathan Lethem, La fortezza della solitudine.
(mp3: Devo, Mongoloid)
(qui il testo, tanto per ricordarmi che da sei mesi Mr. 101ism ha chiuso)
«Matthew e io sublimavamo il nostro disagio nella cultura.
I Devo, un gruppo musicale di cui al liceo non mi ero mai interessato, divennero un emblema della nostra differenza, non solo dagli hippy del Camden, ma anche dai punk-chic appassionati di Bowie che avevano l'abbonamento a Interview e andavano in vacanza a Parigi.
I Devo estendevano l'ethos nerd-cervellotico di un gruppo tipo Talking Heads in una direzione utilmente ostile. Apprezzando i Devo era possibile indulgere al nostro risentimento di classe mascherandolo da satira anticapitalistica.
I Devo diventarono un aggettivo: certe cose erano paurosamente Devo in quella scuola, vero?»
Jonathan Lethem, La fortezza della solitudine.
(mp3: Devo, Mongoloid)
(qui il testo, tanto per ricordarmi che da sei mesi Mr. 101ism ha chiuso)
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