L'underground è troppo in alto
Vediamo cosa c'è più in fondo

Sono due tra i milioni di versi scritti dagli Uochi Toki.
Che poi, a pensarci, magari si incazzano pure se gli dici che scrivono dei versi.
Parole può andare? Sì, insomma, la cosa che colpisce subito degli Uochi Toki è il fiume di parole in piena che travolge e stordisce.
Del resto la musica e le basi fanno di tutto per sparire o per non farsi riconoscere come tali.

Li hanno definiti nichilisti, ma a me sembra quel nichilismo che nasce dalle infinite meta-prese di posizione che saturano le discussioni della scena hardcore italica. Difficilmente si pensa al rap tradizionalmente inteso dopo che si è ascoltato Uochi Toki. È un'invettiva che non risparmia nulla, nemmeno se stessa. Un effetto larsen della consapevolezza. Qui si assiste a un infernale vortice di auto auto auto auto ironia che non concede nulla al confronto. Come mi pare d'aver letto una volta da Aiki, "quelli che disprezzano e non capiscono / quelli che apprezzano e non capiscono". Sei in un vicolo cieco, ti volti indietro e Uochi Toki è lì, a puntarti l'indice contro.

Per scoprire cosa c'è sotto l'underground, questa sera gli Uochi Toki saranno ospiti a Murato, Club74, in Via Della Grada 10 a Bologna.

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