Trendy Today
L'uomo 2005 è "at the gigs".
Lo dice il numero di questo mese di L'Uomo Vogue che ho subito comperato dietro consiglio di quell'arbiter elegantiarum che è Inkiostro.
Vi basti sapere che in copertina ci sono The Bravery, l'ultimo gruppeto from New York a recuperare Ottanta e new wave e (in maniera pesante) Duran Duran.
Il cantante Sam Endicott "indossa black leather jacket, polo shirt & jeans: tutto Dior Homme by Hedi Slimane". E sti cazzi.
I ragazzi sono però in buona compagnia. Poco dopo infatti incontriamo: Rapture (Miu Miu, Mabro), Blonde Redhead (Marc Jacobs, Dsquared) , The Stills (Dior Homme), The Kills (Helmut Lang, Diesel), The Secret Machines (Helmut Lang), Keane (DKNY, Calvin Klein, Dolce & Gabbana), The Killers (Popeline, Helmut Lang), Kasabian (Paul Smith, Diesel, Replay), Carl Barat (Gucci, John Galliano, Ennio Capasa, Costume National Homme), Babyshambles (Burberry Prorsum, Nicole Fahri), The Others (Hugo Boss), Elefant (Alexander McQueen, Aquascutum), Interpol (John Richmond, Blinde Optical), Ambulance LTD (Paul Smith, Burberry Prorsum), The Ordinary Boys (Raf Simons), Razorlight (Dior Homme), Snow Patrol (Neil Barrett, Paul Smith, Helmut Lang).
Menzione particolare per il servizio sui Kings Of Convenience (Prada, Jacquard, Jil Sander, Miu Miu, Gaetano Navarra, Bernard Zins, Alessandro Dell'Acqua), dove Eirik Glambek Boe è fotografato in una credibile versione American Gigolo.
Vince tutto comunque l'articolo su Michael Stipe (Dolce & Gabbana) firmato Paola Maugeri, che così principia: «Ho intervistato Michael Stipe quattro volte negli ultimi sette anni. L'intervista, come in un rito, comincia sempre allo stesso modo: ci sediamo l'uno di fronte all'altra, ci rolliamo una sigaretta con del buon tabacco Virginia e ci sorridiamo. Io, guardando dritta in quegli occhi grandi, intelligenti e blu attacco con la stessa prima domanda: "Michael, io vengo da Catania, Sicilia. Tu da Athens, Georgia. Com'è il mondo visto dal Sud? Da quel Sud del Nord...?". Attimo di silenzio, boccata della sigaretta doverosa...»
Non mancano le rubriche su iPod, collezioni di t-shirt pop che passano sui catwalk, e the ultimate status symbol: "avere un compagno rockstar, membro semisconosciuto di una indie band, oppure famosissimo".
Ultima segnalazione per lo staff di fashion editor e fashion assistants (non chiedetemi che mestieri siano, ma questi lo fanno dannatamente bene), tra i quali non si può non citare Panos Yiapanis, Nuhra Kahn e Pippa Vosper.
L'uomo 2005 è "at the gigs".
Lo dice il numero di questo mese di L'Uomo Vogue che ho subito comperato dietro consiglio di quell'arbiter elegantiarum che è Inkiostro.
Vi basti sapere che in copertina ci sono The Bravery, l'ultimo gruppeto from New York a recuperare Ottanta e new wave e (in maniera pesante) Duran Duran.
Il cantante Sam Endicott "indossa black leather jacket, polo shirt & jeans: tutto Dior Homme by Hedi Slimane". E sti cazzi.
I ragazzi sono però in buona compagnia. Poco dopo infatti incontriamo: Rapture (Miu Miu, Mabro), Blonde Redhead (Marc Jacobs, Dsquared) , The Stills (Dior Homme), The Kills (Helmut Lang, Diesel), The Secret Machines (Helmut Lang), Keane (DKNY, Calvin Klein, Dolce & Gabbana), The Killers (Popeline, Helmut Lang), Kasabian (Paul Smith, Diesel, Replay), Carl Barat (Gucci, John Galliano, Ennio Capasa, Costume National Homme), Babyshambles (Burberry Prorsum, Nicole Fahri), The Others (Hugo Boss), Elefant (Alexander McQueen, Aquascutum), Interpol (John Richmond, Blinde Optical), Ambulance LTD (Paul Smith, Burberry Prorsum), The Ordinary Boys (Raf Simons), Razorlight (Dior Homme), Snow Patrol (Neil Barrett, Paul Smith, Helmut Lang).
Menzione particolare per il servizio sui Kings Of Convenience (Prada, Jacquard, Jil Sander, Miu Miu, Gaetano Navarra, Bernard Zins, Alessandro Dell'Acqua), dove Eirik Glambek Boe è fotografato in una credibile versione American Gigolo.
Vince tutto comunque l'articolo su Michael Stipe (Dolce & Gabbana) firmato Paola Maugeri, che così principia: «Ho intervistato Michael Stipe quattro volte negli ultimi sette anni. L'intervista, come in un rito, comincia sempre allo stesso modo: ci sediamo l'uno di fronte all'altra, ci rolliamo una sigaretta con del buon tabacco Virginia e ci sorridiamo. Io, guardando dritta in quegli occhi grandi, intelligenti e blu attacco con la stessa prima domanda: "Michael, io vengo da Catania, Sicilia. Tu da Athens, Georgia. Com'è il mondo visto dal Sud? Da quel Sud del Nord...?". Attimo di silenzio, boccata della sigaretta doverosa...»
Non mancano le rubriche su iPod, collezioni di t-shirt pop che passano sui catwalk, e the ultimate status symbol: "avere un compagno rockstar, membro semisconosciuto di una indie band, oppure famosissimo".
Ultima segnalazione per lo staff di fashion editor e fashion assistants (non chiedetemi che mestieri siano, ma questi lo fanno dannatamente bene), tra i quali non si può non citare Panos Yiapanis, Nuhra Kahn e Pippa Vosper.
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