The rat with the hat and a crocodile

Quando ero bionda giocavo a tennis al Mare e Pineta, in estate. Sono passati quasi vent'anni e non so bene se il Mare e Pineta sia ancora così come una volta, con l'obbligo del bianco e tutte quelle siepi verdi a separare i campi. Milano Marittima è diversa adesso e al posto della mia casa c'è un grazioso condominio di otto mini appartamenti e quindi può darsi che la gente vada a giocare a tennis coi vestiti colorati o con il costume da bagno. Non mi ricordo se ero felice quando giocavo con le altre bambine bionde figlie degli amici di Bologna dei miei, eravamo tutte bravine e mio papà giocava bene e mia mamma era abbronzata e sorridevamo tutti molto, ma mi ricordo che era tutto molto bianco, molto verde, e che andando a scuola dalle suore non avevo proprio un'idea di niente. E poi mi ricordo che avevamo tutti delle lacoste bianche. Non è colpa mia se ero ricca da bambina, e adesso, che le mie finanze sono una mia responsabilità sono meravigliosamente povera e felice. E poi in appartamento ci siamo messi a guardare il tennis questo fine settimana, e la gente andava e veniva o si addormentava perchè non capiva il tennis e poi dovevamo decidere per chi tenere e io non seguo il tennis da un bel po' e poi c'erano lattine e vetri di vino e un sacchetto di Hungry Jack's sulla moquette beige e tutti questi mobili pieni di polvere e di centrini e di cestini di vimini con le penne che non funzionano e io ho gli stessi pantaloni da tuta verde bottiglia rifiniti in ciniglia con la scritta tigerlily sulle chiappe da mesi, e la ponytail, e me ne sto rannicchiata su un divano anni settanta enorme con la tappezzeria ruvida e beige come la carta vetrata e mangio la cioccolata al caramello cadbury che qualcuno mi ha regalato. E quindi dobbiamo scegliere per chi tenere alla finale degli uomini e io sono molto tipo per Roddick, e gli altri sono molto tipo ma è uno yankee, con la faccia da topo e il cappello. E una lacoste bianca però (e come si fa a tenere per Federer, cioè non è un tantino inutile?). C'è qualcosa di più elegante di una lacoste bianca? Maybe, verrebbe da dire, giocare la finale di Wimbledon con una lacoste bianca, e perdere e magari non leversi il cappello quando premiati, perchè si è troppo giovani per capire che bisogna levarsi il cappello ogni tanto (anche se lacoste). E comunque credo di essermi un po' innamorata dello yankee con la lacoste anche se è una frana a rete. Ma avete visto il rovescio? E ancora aggiustarsi la maglia che finisce sempre troppo indietro? O vedere la pancia o la schiena al servizio? Non ero più stata così innamorata dai tempi di Ivanisevic. Bello. Davvero.

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