Whatever season

  Sambassadeur  Oggi è il primo giorno d'autunno 2005, e oggi il mio disco dell'autunno 2005 è il primo album dei Sambassadeur.
Questo è il suono con cui i luminosi sorrisi dell'estate si allontanano, mentre le mattine qui cominciano umide, e sui marciapiedi le foglie fanno da sponda a passi distratti e sguardi bassi.
Difficile trattenere quella luce. Difficile prenderne congedo.

Lo senti nella voce ora sussurrata ora limpida di Anna Persson, e in quella più ostinata di Daniel Permbo, che la malinconia è soltanto la fatica di chi ha continuo bisogno di Bellezza per andare avanti.
Non è un caso, forse, che le parole con cui si apre questo disco siano "Always waiting for something more to come" (New Moon).

Dalla Svezia di Concretes e Radio Dept. alla Gran Bretagna di Clientele, Trembling Blue Stars, Saint Etienne e chissà quanti altri degli anni buoni, fino all'Australia dei Go-Betweens, passando per il pop Anni Sessanta fabriqué en France (a cui si rende omaggio con una dolente cover della Chanson De Prévert di Gainsbourg), i Sambassadeur arrivano a portarmi l'autunno. E non è una stagione qualunque.

MP3:
Between the Lines
Whatever Season

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