You could have it so much better ten years ago
Dopo dieci anni tornano i Menswear! E lo fanno alla grande!
Le mosche bianche del brit-pop, fra i migliori talenti inespressi della terra d'Albione, ci regalano finalmente un degno seguito a quel Nuisance del 1995 che non abbiamo mai smesso di amare.
Questo nuovo You Could Have It So Much Better raccoglie l'eredità della brillante stagione della musica britannica di metà Novanta e la aggiorna al suono dell'oggi, senza perdere la propria natura.
Anzi, facendo dei Menswear i paladini di quel revival del decennio scorso ormai imminente e inesorabile.
I Nuovi Ottanta cominciano a mostrare la corda? Le riviste di moda stanno per annoiarsi? Riportate in soffitta di corsa le scatole coi dischi dei Duran Duran e del post-punk e scendete quelle con Parklife, Definitely Maybe ed Elastica. Sembrerete subito molto più stylish!
Ed ecco quindi l'apertura di The Fallen che riprende il discorso interrotto ai tempi di I'll Manage Somehow. Ecco la scoppiettante Do You Want To, così ossessiva da poter diventare la Boys & Girls degli Anni Duemila. Ecco Walk Away, piena di reminiscenze di Inspiral Carpets.
E poi ancora You're The Reason I'm Leaving (il singolo che i Supergrass non indovinano da anni), la beatlesiana Eleanor Put Your Boots On (che immaginiamo presto in una cover dei fratelli Gallagher) e la splendida title track (Graham Coxon deve essere impallidito quando l'ha ascoltata).
Insomma, You Could Have It So Much Better ci riconsegna dei Menswear in grandissima forma, irresistibili sulla pista da ballo e sempre al passo coi tempi.
Dopo dieci anni tornano i Menswear! E lo fanno alla grande!
Le mosche bianche del brit-pop, fra i migliori talenti inespressi della terra d'Albione, ci regalano finalmente un degno seguito a quel Nuisance del 1995 che non abbiamo mai smesso di amare.
Questo nuovo You Could Have It So Much Better raccoglie l'eredità della brillante stagione della musica britannica di metà Novanta e la aggiorna al suono dell'oggi, senza perdere la propria natura.
Anzi, facendo dei Menswear i paladini di quel revival del decennio scorso ormai imminente e inesorabile.
I Nuovi Ottanta cominciano a mostrare la corda? Le riviste di moda stanno per annoiarsi? Riportate in soffitta di corsa le scatole coi dischi dei Duran Duran e del post-punk e scendete quelle con Parklife, Definitely Maybe ed Elastica. Sembrerete subito molto più stylish!
Ed ecco quindi l'apertura di The Fallen che riprende il discorso interrotto ai tempi di I'll Manage Somehow. Ecco la scoppiettante Do You Want To, così ossessiva da poter diventare la Boys & Girls degli Anni Duemila. Ecco Walk Away, piena di reminiscenze di Inspiral Carpets.
E poi ancora You're The Reason I'm Leaving (il singolo che i Supergrass non indovinano da anni), la beatlesiana Eleanor Put Your Boots On (che immaginiamo presto in una cover dei fratelli Gallagher) e la splendida title track (Graham Coxon deve essere impallidito quando l'ha ascoltata).
Insomma, You Could Have It So Much Better ci riconsegna dei Menswear in grandissima forma, irresistibili sulla pista da ballo e sempre al passo coi tempi.
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