Pomeriggio pigro senza paracadute
Stavo cercando un po' di informazioni sul dvd No Parachute (i nostri eroi di Indiepop.it ne parlano qui) e ho finito per passare il pomeriggio dell'ultimo giorno di vacanza a guardare un po' di video.
Quando si parla di video indiepop, di solito si tratta di filmati da quattro soldi, spesso senza tante idee ma con un bel po' di divertimento e nessuna pretesa di finire nelle rotazioni di Mtv.
Non di rado si rivelano testimonianze a bassa risoluzione di un effimero che ci piace non lasciare scomparire. E così, sul modello del "video aggregator" di Inkiostro (ma non chiedetemi altrettanta costanza), ve ne segnalo alcuni che mi sono piaciuti.
>> Suburban Kids With Biblican Names - Loop Duplicate My Heart e anche Rent A Wreck
Questi due nerd svedesi sono dei maledetti geni. Per quanto facciano di tutto per sembrare degli sfigati, appena attaccano a suonare non sbagliano nulla, e questi due video lo confermano in pieno. Il primo è il singolo del nuovo album e ne è un po' la traduzione in immagini (per un istante viene inquadrata una cartina del centro di Stoccolma, e il dettaglio a fuoco è l'incrocio a sud di Gamla Stan dove si trova il club Debaser: sarà un caso?). Il secondo lo si può considerare abbastanza il loro manifesto e potete leggerne il testo qui.
>> Comet Gain - The Fists In The Pocket
Li abbiamo visti sul palco del Covo l'altra sera, e loro sono proprio questo video, queste facce e queste scarpe, questo cielo da spiaggia inglese, e pugni in tasca che tira vento e fa freddo, ma c'è ancora bisogno di mostrare i denti e cantare un'altra volta "I can't take this anymore".
>> Montt Mardié - High School Drama
Un "nuovo Jens Lekman con i dischi della Motown nel cuore e i poster di Duran Duran, Wham e Joy Division in cameretta"? Questo almeno secondo la bella intervista di Marco. La canzone è tratta dall'album di debutto Drama e ha un bell'umore à la Style Council. Il video, girato in due metri quadri, gioca con tutti i cliché nel modo giusto.
>> Frida Hyvönen, The Modern
Forse non la canzone migliore del suo album d'esordio Until Death Comes, ma il video è abbastanza strano per sorreggerla e accompagnare questi suoni che sembrano uscire da un vecchio grammofono. E poi alla sola idea di andare in un bosco con Frida Hyvönen mi si appanna la vista.
>> Architecture In Helsinki, It's 5! e anche Do The Whirlwind
Preferite il più adorabile e folle collettivo australiano in versione girotondo nel cortile alla fine di un pomeriggio di sole, oppure in versione videogame Nintendo? Ciò che accomuna questi due video decisamente lo-fi è il continuo movimento. Ma gli AiH, lo abbiamo visto tutti, sono incontenibili.
>> Hello Saferide, My Best Friend
Hello Saferide ci invita a casa sua a fare colazione, e ogni parola che canta diventa un disegno che prende vita. Non dev'essere male dividere un po' di piaceri domestici con questa signorina.
>> The Spinto Band, Oh Mandy
Un coloratissimo bricolage che pur nella sua rigorosità geometrica resta del tutto sfuggente. Che sia così anche la ragazza a cui la canzone è dedicata? In ogni caso, (e chi ballava l'altra sera lo può confermare) Oh Mandy resta uno dei pezzi da conservare di questo 2005 appena passato.
Stavo cercando un po' di informazioni sul dvd No Parachute (i nostri eroi di Indiepop.it ne parlano qui) e ho finito per passare il pomeriggio dell'ultimo giorno di vacanza a guardare un po' di video.
Quando si parla di video indiepop, di solito si tratta di filmati da quattro soldi, spesso senza tante idee ma con un bel po' di divertimento e nessuna pretesa di finire nelle rotazioni di Mtv.
Non di rado si rivelano testimonianze a bassa risoluzione di un effimero che ci piace non lasciare scomparire. E così, sul modello del "video aggregator" di Inkiostro (ma non chiedetemi altrettanta costanza), ve ne segnalo alcuni che mi sono piaciuti.
>> Suburban Kids With Biblican Names - Loop Duplicate My Heart e anche Rent A Wreck
Questi due nerd svedesi sono dei maledetti geni. Per quanto facciano di tutto per sembrare degli sfigati, appena attaccano a suonare non sbagliano nulla, e questi due video lo confermano in pieno. Il primo è il singolo del nuovo album e ne è un po' la traduzione in immagini (per un istante viene inquadrata una cartina del centro di Stoccolma, e il dettaglio a fuoco è l'incrocio a sud di Gamla Stan dove si trova il club Debaser: sarà un caso?). Il secondo lo si può considerare abbastanza il loro manifesto e potete leggerne il testo qui.
>> Comet Gain - The Fists In The Pocket
Li abbiamo visti sul palco del Covo l'altra sera, e loro sono proprio questo video, queste facce e queste scarpe, questo cielo da spiaggia inglese, e pugni in tasca che tira vento e fa freddo, ma c'è ancora bisogno di mostrare i denti e cantare un'altra volta "I can't take this anymore".
>> Montt Mardié - High School Drama
Un "nuovo Jens Lekman con i dischi della Motown nel cuore e i poster di Duran Duran, Wham e Joy Division in cameretta"? Questo almeno secondo la bella intervista di Marco. La canzone è tratta dall'album di debutto Drama e ha un bell'umore à la Style Council. Il video, girato in due metri quadri, gioca con tutti i cliché nel modo giusto.
>> Frida Hyvönen, The Modern
Forse non la canzone migliore del suo album d'esordio Until Death Comes, ma il video è abbastanza strano per sorreggerla e accompagnare questi suoni che sembrano uscire da un vecchio grammofono. E poi alla sola idea di andare in un bosco con Frida Hyvönen mi si appanna la vista.
>> Architecture In Helsinki, It's 5! e anche Do The Whirlwind
Preferite il più adorabile e folle collettivo australiano in versione girotondo nel cortile alla fine di un pomeriggio di sole, oppure in versione videogame Nintendo? Ciò che accomuna questi due video decisamente lo-fi è il continuo movimento. Ma gli AiH, lo abbiamo visto tutti, sono incontenibili.
>> Hello Saferide, My Best Friend
Hello Saferide ci invita a casa sua a fare colazione, e ogni parola che canta diventa un disegno che prende vita. Non dev'essere male dividere un po' di piaceri domestici con questa signorina.
>> The Spinto Band, Oh Mandy
Un coloratissimo bricolage che pur nella sua rigorosità geometrica resta del tutto sfuggente. Che sia così anche la ragazza a cui la canzone è dedicata? In ogni caso, (e chi ballava l'altra sera lo può confermare) Oh Mandy resta uno dei pezzi da conservare di questo 2005 appena passato.
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