Disco Primavera
Anche i ragazzi della Riotmaker, sull'ultimo numero di Rumore, parlavano di quell'entità a tratti evanescente ma comunque ben nota a tutti che va sotto il nome di Disco Primavera.
Ovvero quel disco che riesce a fotografare in musica la faccia che hai certe mattine quando esci di casa, ancora assonnato annusi il cielo e a quel punto ti svegli e dici "hei, ma-non-fa-più-così-freddo!". Oppure quel disco che ti suona in testa nei pomeriggi tiepidi dove ti scopri a pedalare forte come non succedeva da mesi, e attraversi la città e indossi la tua felpa preferita e - ci sono testimoni - quello che ti è scappato era proprio un sorriso.
Persino da queste parti, dove si salterebbe volentieri almeno una dozzina delle stagioni a venire, abbiamo il nostro Disco Primavera. Anzi due.
- Envelopes, Demon (Brille).
Li avevamo notati l'anno scorso per il singolo Sister In Love e soprattutto per il remix bombetta realizzato dai Clor. Adesso finalmente ho tra le mani il loro album, raccolta di "demo" (da cui il titolo) registrati tra il 2001 e il 2004 nei weekend in cui la band riusciva a trovarsi tra Malmo, Parigi e Stoccolma, Demon è stato distribuito in UK l'autunno scorso, e pare sia in arrivo anche qui in Italia a maggio.
A volte sgangherati come Pixies sotto gas esilarante, altrove sghembi come dei New Order con gli strumenti scordati, io non riesco a staccarmene. Perché la prima parola che è venuta in mente a tutti è stata "Pavement". E davvero non so immaginare niente di più figo, oggi, di qualcosa che sembra la somma di "Pavement + Svezia".
Qui trovate un po' di mp3 postati in giro dai vari blog, qui la più competente recensione di Indiepop.it, e qui ci sono i loro video fuori di testa.
- Human Television, Look At Who You're Talking To (Gigantic Music).
Attendevo questo esordio da più di un anno e le aspettative non sono state deluse.
Quello della band di Philadelphia (ma sempre più spesso con base a New York) è un jangly pop perfetto per queste giornate che si allungano irrequiete.
Mai troppo scomposto, anzi, a volte decisamente indolente, Look At Who You're Talking To riesce in certi momenti a conciliare Rem e Joy Division. Ma è con canzoni come Tonight's The Night, I Forgot o In Front Of The House, dove melodie nervose à la Talking Heads si perdono dentro arpeggi smithsiani e avvolgenti, che io mi agito, trovo quello che cerco e lo perdo di nuovo.
Come questa primavera.
Sul loro MySpace ci sono un po' di mp3 da scaricare.
Anche i ragazzi della Riotmaker, sull'ultimo numero di Rumore, parlavano di quell'entità a tratti evanescente ma comunque ben nota a tutti che va sotto il nome di Disco Primavera.
Ovvero quel disco che riesce a fotografare in musica la faccia che hai certe mattine quando esci di casa, ancora assonnato annusi il cielo e a quel punto ti svegli e dici "hei, ma-non-fa-più-così-freddo!". Oppure quel disco che ti suona in testa nei pomeriggi tiepidi dove ti scopri a pedalare forte come non succedeva da mesi, e attraversi la città e indossi la tua felpa preferita e - ci sono testimoni - quello che ti è scappato era proprio un sorriso.
Persino da queste parti, dove si salterebbe volentieri almeno una dozzina delle stagioni a venire, abbiamo il nostro Disco Primavera. Anzi due.
- Envelopes, Demon (Brille).
Li avevamo notati l'anno scorso per il singolo Sister In Love e soprattutto per il remix bombetta realizzato dai Clor. Adesso finalmente ho tra le mani il loro album, raccolta di "demo" (da cui il titolo) registrati tra il 2001 e il 2004 nei weekend in cui la band riusciva a trovarsi tra Malmo, Parigi e Stoccolma, Demon è stato distribuito in UK l'autunno scorso, e pare sia in arrivo anche qui in Italia a maggio.
A volte sgangherati come Pixies sotto gas esilarante, altrove sghembi come dei New Order con gli strumenti scordati, io non riesco a staccarmene. Perché la prima parola che è venuta in mente a tutti è stata "Pavement". E davvero non so immaginare niente di più figo, oggi, di qualcosa che sembra la somma di "Pavement + Svezia".
Qui trovate un po' di mp3 postati in giro dai vari blog, qui la più competente recensione di Indiepop.it, e qui ci sono i loro video fuori di testa.
- Human Television, Look At Who You're Talking To (Gigantic Music).
Attendevo questo esordio da più di un anno e le aspettative non sono state deluse.
Quello della band di Philadelphia (ma sempre più spesso con base a New York) è un jangly pop perfetto per queste giornate che si allungano irrequiete.
Mai troppo scomposto, anzi, a volte decisamente indolente, Look At Who You're Talking To riesce in certi momenti a conciliare Rem e Joy Division. Ma è con canzoni come Tonight's The Night, I Forgot o In Front Of The House, dove melodie nervose à la Talking Heads si perdono dentro arpeggi smithsiani e avvolgenti, che io mi agito, trovo quello che cerco e lo perdo di nuovo.
Come questa primavera.
Sul loro MySpace ci sono un po' di mp3 da scaricare.
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