There's a noise in his head and he's out of control
L'estate è passata anche per come le riviste di settembre sono già lì ad aspettarti in edicola. Rumore opera un nuovo restyling grafico e ritocca il prezzo di copertina ma il contenuto, mi pare, ne guadagna.
Tra le pagine d'apertura, la prima novità: una rubrica di brevi reportage da città straniere (sarebbe bello se ruotassero di numero in numero), Barcellona, Houston, Londra, New York, Parigi e Stoccolma. Dalla capitale svedese scrive Marco Lombardo, firma a cui siamo affezionati noi lettori di Indiepop.it, e confesso che è un bel colpo vedere su Rumore la foto dei Mixtapes & Cellmates o del club Debaser, e leggere finalmente nomi come My Darling You! e LeSport che da queste pagine e da questi giradischi si suonano da tempo.
Dopo un gran pezzo di Pomini sui 25 anni di Touch & Go, e uno di Girolami sui Junior Boys, quattro pagine dedicate a MySpace, che pur non evitando sempre di scadere nel tono "che-tempi-signora-mia!" dicono più o meno tutto quel che c'è da dire e sono sempre meglio del Diario Di Un Downloader.
Bella cronaca da Catania in compagnia di (e in parte scritto da) Erlend Oye. La vivacità della scena locale mi era stata raccontata di recente anche da PeeDoo e fa piacere notare che il giornale di Pavia se ne occupa con tempismo.
Riorganizzata anche la sezione recensioni, dove conquistano una rubrica "privé" le firme storiche di Rumore, una specie di "Lo Chef Consiglia". Tra l'altro le recensioni sarebbero più ordinate se non avessero proprio in mezzo il sedicesimo di Retropolis (retrospettiva sugli Smiths di Campo). Buona idea le pagine dedicate alle cover art e alle canzoni "della vita" dei giornalisti.
Poche novità in coda, dove è stata spostata la Riotmaker e dove continua la gestione dissennata dei demo, mentre fa la sua comparsa una rubrica dedicata alle radio indipendenti.
La nuova stagione ricomincia anche con un sacco di roba da leggere.
L'estate è passata anche per come le riviste di settembre sono già lì ad aspettarti in edicola. Rumore opera un nuovo restyling grafico e ritocca il prezzo di copertina ma il contenuto, mi pare, ne guadagna.
Tra le pagine d'apertura, la prima novità: una rubrica di brevi reportage da città straniere (sarebbe bello se ruotassero di numero in numero), Barcellona, Houston, Londra, New York, Parigi e Stoccolma. Dalla capitale svedese scrive Marco Lombardo, firma a cui siamo affezionati noi lettori di Indiepop.it, e confesso che è un bel colpo vedere su Rumore la foto dei Mixtapes & Cellmates o del club Debaser, e leggere finalmente nomi come My Darling You! e LeSport che da queste pagine e da questi giradischi si suonano da tempo.
Dopo un gran pezzo di Pomini sui 25 anni di Touch & Go, e uno di Girolami sui Junior Boys, quattro pagine dedicate a MySpace, che pur non evitando sempre di scadere nel tono "che-tempi-signora-mia!" dicono più o meno tutto quel che c'è da dire e sono sempre meglio del Diario Di Un Downloader.
Bella cronaca da Catania in compagnia di (e in parte scritto da) Erlend Oye. La vivacità della scena locale mi era stata raccontata di recente anche da PeeDoo e fa piacere notare che il giornale di Pavia se ne occupa con tempismo.
Riorganizzata anche la sezione recensioni, dove conquistano una rubrica "privé" le firme storiche di Rumore, una specie di "Lo Chef Consiglia". Tra l'altro le recensioni sarebbero più ordinate se non avessero proprio in mezzo il sedicesimo di Retropolis (retrospettiva sugli Smiths di Campo). Buona idea le pagine dedicate alle cover art e alle canzoni "della vita" dei giornalisti.
Poche novità in coda, dove è stata spostata la Riotmaker e dove continua la gestione dissennata dei demo, mentre fa la sua comparsa una rubrica dedicata alle radio indipendenti.
La nuova stagione ricomincia anche con un sacco di roba da leggere.
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