I wish everybody danced like them
Quando un uomo che ha passato svariate notti in compagnia di Pete Doherty ti dice che tra le mille nuove band in giro ce n'è una interessante, una che reggerà i titoli di NME e spaccherà la pista la prossima stagione, bisogna aprire le orecchie.
The View hanno vent'anni e vengono da Dundee, Scozia. Sono belli e grezzi come degli Strokes da giovani, hanno i riccioli sugli occhi, le Allstar ai piedi e tengono per mano le fidanzate bionde.
Su Wikipedia c'è già una pagina dedicata a loro lunga quasi quanto quella dei loro maestri, ovviamente i Libertines. È stato proprio grazie a un demo passato l'inverno scorso allo stesso Doherty che The View sono entrati in contatto con James Endeacott, ex manager della Rough Trade, ora alle prese con la 1965 Records (abbondamentemente sostenuta dalla Sony), etichetta che tra l'altro pubblicò il primo 7'' dei Billie The Vision in UK.
Persino in quest'epoca post-Arctic-Monkeys stupisce notare quanto ogni singolo passo dei The View sia stato documentato sin dall'inizio. Non c'è un live in un bar, partecipazione a un festival o programma televisivo, non c'è un unplugged improvvisato che non sia stato registrato e postato sui forum dedicati a loro.
Ma il fatto stesso di avere diffuso i demo che poi diventeranno l'album d'esordio (uscita prevista a inizio 2007) spiega come, alla fine, l'hype, internet e tutto il resto rimangano ancora soltanto "accessori" del caro vecchio Rock.
E di Rock, le canzoni dei View, letteralmente traboccano. C'è tutto, le feste, le ragazze, gli amici, la città, le chitarre, il posto da dove vengono, le lattine di birra, gli stronzi e lo stile. Meno poesia d'Albione e più poesia di strada e di pub. Insomma ogni cosa che, da sempre, rende il Rock primo sinonimo di Giovinezza Senza Tramonto, ben consapevole che non bisogna stare a pensarci su.
Ormai The View sono nel giro grosso, e i prossimi concerti li faranno insieme a Primal Scream, Razorlight, Young Knives e Kooks. Ma qualcuno sapeva che quest'estate sono passati per Ancona? Qualcuno era lì?
Prima o poi arriverà anche per loro il momento "non sono più quelli di una volta", ma li ameremo per altro. The View hanno intitolato Wasted Little DJs il loro primo singolo in onore di due ragazze dj diciannovenni della loro città, "famed for sticking tracks on repeat and leggin it to the dance floor" (ehi, questo mi ricorda qualcosa). E il ritornello da qualche parte ricorda che
Il video del prossimo singolo Superstar Tradesman invece è stato girato nel giardino di un loro amico. Erano tutti lì. Ci sono anche le bolle di sapone. Abbiate vent'anni.
Quando un uomo che ha passato svariate notti in compagnia di Pete Doherty ti dice che tra le mille nuove band in giro ce n'è una interessante, una che reggerà i titoli di NME e spaccherà la pista la prossima stagione, bisogna aprire le orecchie.
The View hanno vent'anni e vengono da Dundee, Scozia. Sono belli e grezzi come degli Strokes da giovani, hanno i riccioli sugli occhi, le Allstar ai piedi e tengono per mano le fidanzate bionde.
Su Wikipedia c'è già una pagina dedicata a loro lunga quasi quanto quella dei loro maestri, ovviamente i Libertines. È stato proprio grazie a un demo passato l'inverno scorso allo stesso Doherty che The View sono entrati in contatto con James Endeacott, ex manager della Rough Trade, ora alle prese con la 1965 Records (abbondamentemente sostenuta dalla Sony), etichetta che tra l'altro pubblicò il primo 7'' dei Billie The Vision in UK.
Persino in quest'epoca post-Arctic-Monkeys stupisce notare quanto ogni singolo passo dei The View sia stato documentato sin dall'inizio. Non c'è un live in un bar, partecipazione a un festival o programma televisivo, non c'è un unplugged improvvisato che non sia stato registrato e postato sui forum dedicati a loro.
Ma il fatto stesso di avere diffuso i demo che poi diventeranno l'album d'esordio (uscita prevista a inizio 2007) spiega come, alla fine, l'hype, internet e tutto il resto rimangano ancora soltanto "accessori" del caro vecchio Rock.
E di Rock, le canzoni dei View, letteralmente traboccano. C'è tutto, le feste, le ragazze, gli amici, la città, le chitarre, il posto da dove vengono, le lattine di birra, gli stronzi e lo stile. Meno poesia d'Albione e più poesia di strada e di pub. Insomma ogni cosa che, da sempre, rende il Rock primo sinonimo di Giovinezza Senza Tramonto, ben consapevole che non bisogna stare a pensarci su.
Ormai The View sono nel giro grosso, e i prossimi concerti li faranno insieme a Primal Scream, Razorlight, Young Knives e Kooks. Ma qualcuno sapeva che quest'estate sono passati per Ancona? Qualcuno era lì?
Prima o poi arriverà anche per loro il momento "non sono più quelli di una volta", ma li ameremo per altro. The View hanno intitolato Wasted Little DJs il loro primo singolo in onore di due ragazze dj diciannovenni della loro città, "famed for sticking tracks on repeat and leggin it to the dance floor" (ehi, questo mi ricorda qualcosa). E il ritornello da qualche parte ricorda che
craziness kills lazyness and happiness takes bad bets,Non serve proprio nient'altro. Se volete qui c'è pure la suoneria.
no one gives a fuck, you see we're all out of our little heads.
Il video del prossimo singolo Superstar Tradesman invece è stato girato nel giardino di un loro amico. Erano tutti lì. Ci sono anche le bolle di sapone. Abbiate vent'anni.
Commenti
Posta un commento