Desiderio e disincanto
Ritorni ostinati sui propri passi e smarrimenti. If there is silence, fill it with longing: dove "longing" sta per desiderio ma anche nostalgia. Il secondo ep dei Mixtapes & Cellmates produce continuità e scarti, indulgenza ed esasperazione.
È evidente, per esempio, che un titolo come C: You D: Road Home prosegue la devastante A: Pavement B: Home contenuta nel primo ep, pubblicato dalla oggi defunta Bedroom Records.
E il gioco potrebbe andare avanti con Something Less Than Last Time, a fare da riflesso a Something More Than Last Time.
In questo nuovo lavoro, però, affiorano drum machine ripulite, c'è spazio anche per respiri più dilatati e ogni tanto hai l'impressione che i ragazzi, per quanto giovani e ancora meravigliosamente "emo" alla loro maniera, abbiano già voglia di guardare oltre le proprie scarpe.
Ricordo il giovane Robert Svensson, un'estate di un paio d'anni fa, in lacrime aggrappato al microfono. Mi ero innamorato della sua band al primo ascolto, e un viaggio in Svezia in pratica l'avevo fatto quasi per loro. Ma non mi aspettavo di ritrovarmi così disarmato davanti al fragore di quel suono e a una tale sincerità.
Il compiacimento per ciò che è struggente e ci consola quando soffriamo come cani e abbiamo vent'anni e tutto rimbomba amplificato e distorto: qualcosa che non si può più provare senza contrappunti di cinismo e disincanto. Ma i Mixtapes & Cellmates stanno ancora tutti dentro l'incanto, e i graffi ghiacciati dei loro convulsi feedback risplendono limpidi e tersi.
>>(mp3) Distance, Blinding Lights
>>(mp3) A Quiet Evening
ps: Dopo questo ep, in marzo i Mixtapes & Cellmates pubblicheranno finalmente un vero e proprio album per la label Nomethod. Il titolo non è ancora stato annunciato, ma si sa già che verrà ristampato e distribuito qui in Italia, grazie alla My Honey Records, e con il supporto anche di un personaggio come Jukka Reverberi. E a maggio, se tutto va come deve andare, vedremo M&T anche dal vivo dalle nostre parti, in uno di quei micro-tour messi in piedi quasi per gioco, tra amici ed email. Sono queste le cose che mi fanno continuare ad avere voglia di ascoltare musica.
Ritorni ostinati sui propri passi e smarrimenti. If there is silence, fill it with longing: dove "longing" sta per desiderio ma anche nostalgia. Il secondo ep dei Mixtapes & Cellmates produce continuità e scarti, indulgenza ed esasperazione.
È evidente, per esempio, che un titolo come C: You D: Road Home prosegue la devastante A: Pavement B: Home contenuta nel primo ep, pubblicato dalla oggi defunta Bedroom Records.
E il gioco potrebbe andare avanti con Something Less Than Last Time, a fare da riflesso a Something More Than Last Time.
In questo nuovo lavoro, però, affiorano drum machine ripulite, c'è spazio anche per respiri più dilatati e ogni tanto hai l'impressione che i ragazzi, per quanto giovani e ancora meravigliosamente "emo" alla loro maniera, abbiano già voglia di guardare oltre le proprie scarpe.
Ricordo il giovane Robert Svensson, un'estate di un paio d'anni fa, in lacrime aggrappato al microfono. Mi ero innamorato della sua band al primo ascolto, e un viaggio in Svezia in pratica l'avevo fatto quasi per loro. Ma non mi aspettavo di ritrovarmi così disarmato davanti al fragore di quel suono e a una tale sincerità.
Il compiacimento per ciò che è struggente e ci consola quando soffriamo come cani e abbiamo vent'anni e tutto rimbomba amplificato e distorto: qualcosa che non si può più provare senza contrappunti di cinismo e disincanto. Ma i Mixtapes & Cellmates stanno ancora tutti dentro l'incanto, e i graffi ghiacciati dei loro convulsi feedback risplendono limpidi e tersi.
>>(mp3) Distance, Blinding Lights
>>(mp3) A Quiet Evening
(thanks to Stefano)
ps: Dopo questo ep, in marzo i Mixtapes & Cellmates pubblicheranno finalmente un vero e proprio album per la label Nomethod. Il titolo non è ancora stato annunciato, ma si sa già che verrà ristampato e distribuito qui in Italia, grazie alla My Honey Records, e con il supporto anche di un personaggio come Jukka Reverberi. E a maggio, se tutto va come deve andare, vedremo M&T anche dal vivo dalle nostre parti, in uno di quei micro-tour messi in piedi quasi per gioco, tra amici ed email. Sono queste le cose che mi fanno continuare ad avere voglia di ascoltare musica.
Bellissimi i mini tour messi in piedi quasi per gioco. Sono i migliori
RispondiEliminaDon't understand a word, but M&C is a great band!
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