My Teenage Stride

  My Teenage Stride  Una delle ragioni per cui sembra difficile parlare di indiepop in Italia è che non si riesce a trovare una traduzione decente per "jangling guitars". E la musica che preferisco trabocca di "jangling guitars".
Prendi le canzoni dei My Teenage Stride, per esempio, tutte fatte di "sparkling melodies and harmonies": al loro jingle-jangle mi lasciano appeso. La prima volta che ho sentito To Live and Die in the Airport Lounge ci siamo riconosciuti e sorrisi. Scintillio di chitarre, basso in evidenza e ritmo incalzante.
I My Teenage Stride sono una band di Brooklyn che a molti sembrerà soltanto un piccolo gruppo derivativo di sonorità pop Anni Ottanta, ma restano una band capace di scrivere canzoni dannatamente belle. La via è quella indicata da Orange Juice, Go-Betweens, REM e Smiths, d'accordo, ma quanti sono capaci di seguirla davvero bene e di farti davvero muovere?
I My Teenage Stride provengono da Brooklyn e sono un progetto di Jedediah Smith, attorno al quale dal 2003 ruotano diversi musicisti. Da poco è uscito il loro terzo album, intitolato Ears Like Golden Bats, che sa di bianco e nero, cassette miste e fotocopie di fanzine dimenticate.

>>(mp3) To Live and Die in the Airport Lounge
>>(mp3) Ears Like Golden Bats
>>(mp3) Terror Bends
>>(video) They Are Alone in Their Principles
>>(video) To Live and Die in the Airport Lounge live at Popfest! New England, on Friday, October 6, 2006

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