Canzoni per la primavera (2)

The OrchidsTredici anni dopo la loro ultima uscita discografica, tornano in pista The Orchids, band proveniente da Glasgow che "ai bei tempi" pubblicò tre album e una manciata di singoli per la leggendaria Sarah Records.
Il nuovo lavoro, intitolato Good To Be A Stranger, esce invece per la spagnola Siesta e racchiude dieci canzoni di scintillante pop dimesso e malinconico, confezionato con classe da maestri. Ballate oramai troppo eleganti per cedere alla nostalgia. Chitarre cristalline, melodie distese e arrangiamenti misurati: da qui si vede, per esempio, come fu spianata la strada a gruppi come i Belle & Sebastian.
Non si tratta però di un ritorno al passato, e quella degli Orchids non è una delle frequenti reunion di "band seminali" che passano all'incasso. L'amore, assolutamente a fondo perduto, che possono suscitare ora queste canzoni è lo stesso di vent'anni fa: del tutto marginale ma profondo, ininfluente per la storia (della musica), consapevole del proprio limite e nonostante ciò determinato a restare, e a far sentire la propria voce ancora oggi.

Su Indiepop.it trovate una recensione fatta come si deve e una discografia ragionata e cattiva quanto basta.
Di Good To Be A Stranger ha ovviamente parlato anche Alistair Fitchet su Tangents.
Qui c'è un video del ritorno sul palco degli Orchids dopo dodici anni.

>>>(mp3): Good To Be A Stranger
>>>(mp3): I Need You To Believe In Me

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