I'm From Barcelona in Italia!
Don't give up on your dreams now, buddy
Non posso fare a meno di ripensare a quell'ottobre di due anni fa, quando Lucio mi disse che Hello Saferide parlava sul suo blog di questa strana band da cartone animato, e che bisognava assolutamente ascoltarla perché era da non credere. Non posso fare a meno di ripensare a tutte le cose che sono cambiate da allora, a come quattro note e un battimani, un na-na-na-na tutti in coro quasi fosse una gita, in fondo, abbiano dato il colore a una stagione.
Non era niente di importante, gli I'm From Barcelona non sono una band importante, le canzoni che vi hanno fatto sorridere mentre eravate in macchina o saltare nella vostra stanza le sere che eravate da soli non sono importanti. Sono solo canzoni, e bisognerebbe soltanto condividerle con qualcuno.
Deve avere pensato la stessa cosa Emanuel quando ha messo in piedi questo gruppo, visto che conta una trentina di elementi. Per queste tre tappe in Italia pare che gli I'm From Barcleona saranno "appena" 21, ma avranno sul palco la sezione di fiati, la macchina spara bolle di sapone e un vortice di coriandoli. Mancherà Marcus, il mio ballerino preferito, perché su a Jönköping è nato il piccolo Tiago, probabilmente il prossimo trentunesimo membro del coro, e gli mando un abbraccio.
Aggiungo solo che questa sera al Bronson di Ravenna, prima data italiana degli I'm From Barcelona, avrò il piacere e l'onore di mettere un po' di dischi prima e dopo il concerto insieme a Pullo, e volevo qui ringraziare Chris per l'invito.
Vi lascio con due canzoni, quella che spesso ha aperto i concerti degli I'm From Barcelona, e quella (ghost track e per di più in svedese) che chiude il loro album di esordio, Let Me Introduce My Friends. L'altra, il loro inno, quella che abbiamo avuto in testa per tanto tempo, non c'è più bisogno di ricordarla.
Ci si vede a banco.
Don't give up on your dreams now, buddy
Non posso fare a meno di ripensare a quell'ottobre di due anni fa, quando Lucio mi disse che Hello Saferide parlava sul suo blog di questa strana band da cartone animato, e che bisognava assolutamente ascoltarla perché era da non credere. Non posso fare a meno di ripensare a tutte le cose che sono cambiate da allora, a come quattro note e un battimani, un na-na-na-na tutti in coro quasi fosse una gita, in fondo, abbiano dato il colore a una stagione.
Non era niente di importante, gli I'm From Barcelona non sono una band importante, le canzoni che vi hanno fatto sorridere mentre eravate in macchina o saltare nella vostra stanza le sere che eravate da soli non sono importanti. Sono solo canzoni, e bisognerebbe soltanto condividerle con qualcuno.
Deve avere pensato la stessa cosa Emanuel quando ha messo in piedi questo gruppo, visto che conta una trentina di elementi. Per queste tre tappe in Italia pare che gli I'm From Barcleona saranno "appena" 21, ma avranno sul palco la sezione di fiati, la macchina spara bolle di sapone e un vortice di coriandoli. Mancherà Marcus, il mio ballerino preferito, perché su a Jönköping è nato il piccolo Tiago, probabilmente il prossimo trentunesimo membro del coro, e gli mando un abbraccio.
Aggiungo solo che questa sera al Bronson di Ravenna, prima data italiana degli I'm From Barcelona, avrò il piacere e l'onore di mettere un po' di dischi prima e dopo il concerto insieme a Pullo, e volevo qui ringraziare Chris per l'invito.
Vi lascio con due canzoni, quella che spesso ha aperto i concerti degli I'm From Barcelona, e quella (ghost track e per di più in svedese) che chiude il loro album di esordio, Let Me Introduce My Friends. L'altra, il loro inno, quella che abbiamo avuto in testa per tanto tempo, non c'è più bisogno di ricordarla.
Ci si vede a banco.
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