Nerds on the dancefloor
Intervista ai Calcutta Bubbles
 Calcutta Bubbles
Non credo di avere mai rivisto Kids di Larry Clark, eppure è un film che mi torna in mente spesso. È capitato anche quando mi sono imbattuto nella pagina myspace dei Calcutta Bubbles, e mi sono perso a guardare quelle foto che sembravano ritagliate dal booklet di Paul's Boutique o Check Your Head.
Avevo pochi anni di meno dei Calcutta quando uscirono quegli album, e mi ricordo i pomeriggi passati a casa di Peeddoo, a tenere tra le mani quelle copertine, rimettendo sempre da capo la puntina.
La musica dei Calcutta Bubbles c'entra poco sia con Kids che con i Beastie Boys, almeno in senso stretto. Ma lo stile e l'immaginazione di questi tre ragazzi di Ravenna mi entusiasmano alla stessa maniera. Certo, forse per ora è più una questione di attitudine che di risultati concreti, e la parola "acerbo" è ancora appropriata. Eppure le qualità ci sono, verranno fuori, voi alla loro età avete fatto di meglio?
E poi, dei kids di Ravenna che si mettono a pensare a come suonare electro sporca e funk a questa maniera, girando in skate, ricoprendo di tags il loro cammino e di flyer il loro fotolog, avranno sempre la mia simpatia, stima e supporto. Ci sarà tempo per affinare la legna.
L'intro del loro album parte dichiarando "i Calcutta fanno casino", e non dovrebbero mai suonare in nessuna altra maniera.

[aggiornamento del 25 maggio 2009: l'intervista ai Calcutta Bubbles è stata rimossa su richiesta della band]


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