Looking forward

«Le cose cambiano, vanno a pezzi, svaniscono.
Un altro anno, qualche altro spostamento, un tipo duro al quale non gliene frega un cazzo, una noia talmente abissale che mi paralizza, progetti così vaghi fatti da chissà chi. E mi rendo conto che da ognuno di noi si esige la perdita di ogni senso della realtà per delle aspettative così irragionevoli che si finisce per diventare fatalisti anche se, in realtà, ce la si potrebbe fare.
»

(Bret Easton Ellis)


Fino a pochi mesi fa immaginavo di chiudere radio e blog quest'estate con questa vecchia citazione (il migliore paragrafo di Easton Ellis, tratto dal suo libro peggiore). Polaroid aveva concluso la sesta stagione, dopo tre anni sulle frequenze di Radio Città 103 e tre su quelle di Radio Città del Capo, due tra le radio storiche dell'underground nazionale e le migliori emittenti di Bologna. Da dilettante dell'etere e della musica, ammetto che ne ero abbastanza orgoglioso, ma mi pareva comunque che potesse anche finire qui. Quello che dovevamo fare l'avevamo fatto.
Erano cambiate parecchie cose, dentro e fuori, da quando avevamo mandato in onda per la prima volta quel "Good evening, ladies and gentlemen" della sigla di Animals On Wheels e avevamo scritto il primo post a quattro mani. Non ero nemmeno convinto di aggrapparmi ancora a quell'incipit di Douglas Coupland: "le cose successe anche solo la settimana scorsa" potranno sembrare "roba di dieci anni fa", ma era pur vero che le cose di dieci anni fa sembravano sempre più appartenere a una differente era geologica.
E poi? Poi è passata una manciata di giorni lontani da tutto, dalla scena, dall'agenda e dai link, in cui pensavo di non avere più programmi, in cui volevo riposare e basta. Staccare, come si suol dire. E, invece, a poco a poco mi sono ritrovato a immaginare cose nuove da fare per la prossima stagione, ad aspettare e sognare irrequieto a occhi aperti, a pensare che è bello suonare canzoni per qualcuno, a scoprire di non vedere l'ora di tornare e riprovarci e ripartire.
Allora ho pensato che in inglese "non vedere l'ora" si dice "to look forward", e questa è la cosa che io ho più bisogno di fare adesso.
Bentornati su queste frequenze.


>>>(mp3): Jens Lekman - Radio NRJ - (*)

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