La gigantesca scritta Lou Fai

Casetta Lou FaiRubo il titolo del post ad Anita, ma del resto la battuta è venuta spontanea a tutti quando, durante i sound-check all'imbrunire, abbiamo visto il suo fratellino Paolo salire sul tetto della Casetta e montare quelle candide lettere LOU FAI.
Voglio prendere queste righe oggi per ringraziare questi due ragazzi giovanissimi, intraprendenti ed entusiasti. Per merito loro, del loro spirito d'iniziativa e di tutti gli amici che sono venuti a dare una mano, sopra una collina da cui si vedevano le luci di Verona ho passato una notte semplicissima e fantastica, e insieme a me un centinaio di altre persone.
Ho visto i Calorifer Is Very Hot e ascoltato alcune ottime canzoni che andranno nel prossimo album (atteso per la primavera 2009). La nuova formazione allargata fa bene alla tenuta del suono, che passa dal punk slabbrato a momenti più psichedelici, a tenere ballate. Ho rivisto volentieri anche i Clever Square, e devo dire che i ragazzi crescono a vista d'occhio. Adesso li sento abbastanza nella fase Silver Jews e quando avranno deciso come impiegare al meglio il terzo componente nell'economia delle loro canzoni saranno pronti per ulteriori progressi. Ho conosciuto i giovani e delicati Klein Blue, beniamini locali, che pur muovendosi in un cantautorato italiano con cui non ho molta dimestichezza, mi hanno strappato un sorriso con le loro citazioni di letteratura greca.
E alla fine ho messo pure un po' di dischi, era tardissimo e dopo tutto quel vino non credevo che qualcuno ballasse più. E invece è riuscita proprio una piccola bella festa, tra indiepop, Northern Soul e qualche immancabile classico, a riempire un improbabile dancefloor in miniatura tra le vigne, la veranda e le stelle.
Grazie Casetta Lou Fai, tieni ancora un posto per la mia tenda, ci si rivede presto.

>>>(mp3): The Calorifer Is Very Hot - Poor York (unreleased - acoustic live at MAPS)

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