"Indie clubs ruined my life"

Sarà capitato anche a voi di finire in un club dall'altra parte del mondo a ballare le stesse quattro canzoni che suona il locale dove andate ogni settimana. Esiste una specie di triste corrispettivo "indie" dell'idea di non-luogo, o dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare al senso di comunità e di rete? Se lo domanda Chris Beanland su Drowned In Sound (suscitando anche alcuni divertenti commenti).

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