Bricolage et pastiches
Provenire da Glasgow e suonare pop di chiara marca Postcard Records potrebbe anche sembrare poco originale, ma quando il risultato è così brillante, come nel caso dei Bricolage, allora ben vengano anche gli epigoni. E poi, ormai, io accolgo ogni nuova uscita Slumberland come un atto di fede.
Il debutto ononimo dei Bricolage raccoglie alcuni dei singoli già usciti nella ancora breve carriera della band (la contagiosa Footsteps su tutti) e aggiunge diverse notevoli novità (Turn U Over).
L'effetto pastiche sta in certe voci parecchio Edwyn Collins, in qualche apertura alla Pulp (A Terrible Souvenir) e in un paio di momenti davvero smithsiani. Ma nell'insieme, l'utilizzo accurato delle armonie, la ricerca dei suoni e la concisione delle dodici tracce rendono molto più che gradevole questo album.
Lo metterei dopo quello degli Hatcham Social, nel lato B di una vecchia C90 per questa nuova primavera.
>>>(mp3): Footsteps
>>>(mp3): Turn U Over
Provenire da Glasgow e suonare pop di chiara marca Postcard Records potrebbe anche sembrare poco originale, ma quando il risultato è così brillante, come nel caso dei Bricolage, allora ben vengano anche gli epigoni. E poi, ormai, io accolgo ogni nuova uscita Slumberland come un atto di fede.
Il debutto ononimo dei Bricolage raccoglie alcuni dei singoli già usciti nella ancora breve carriera della band (la contagiosa Footsteps su tutti) e aggiunge diverse notevoli novità (Turn U Over).
L'effetto pastiche sta in certe voci parecchio Edwyn Collins, in qualche apertura alla Pulp (A Terrible Souvenir) e in un paio di momenti davvero smithsiani. Ma nell'insieme, l'utilizzo accurato delle armonie, la ricerca dei suoni e la concisione delle dodici tracce rendono molto più che gradevole questo album.
Lo metterei dopo quello degli Hatcham Social, nel lato B di una vecchia C90 per questa nuova primavera.
>>>(mp3): Footsteps
>>>(mp3): Turn U Over
Commenti
Posta un commento