The sun shines in the bedroom when you play

Su MAPS trovate una fantastica intervista a Eugene Kelly della storica formazione dei Vaselines, di cui è da poco uscita la fondamentale antologia Enter The Vaselines su Sub Pop. Kelly è stato davvero disponibilissimo, scherzando sul suo talento musicale, raccontando com'è ritrovarsi in questa seconda vita con la band, parlando del rapporto con Kurt Cobain e anticipando anche qualche progetto futuro. Complimenti a Jonathan e Francesco, bel colpo!
Ne approfitto per mandare in replica anche qui sul blog la mia breve recensione per Rolling Stone di giugno (il resto dell'archivio è sempre su PolaroidStone).

Enter The VaselinesThe Vaselines, Enter The Vaselines - (Sub Pop)

Ricordo Eugene Kelly, solo chitarra e voce, aprire un concerto per i Belle & Sebastian del decennio scorso, nel disinteresse generale e nel rumore della folla che stava arrivando. All'attacco di Jesus Don't Want Me For a Sunbeam qualcuno intorno a me disse che era una bella cover. Invece quel pezzo, reso celebre da un'interpretazione dei Nirvana, l'aveva scritto proprio quel signore un po' anonimo sul palco, per una band che aveva fondato insieme a una ragazza chiamata Frances McKee nel lontano 1986, i Vaselines. "Sembravano quasi un frutto della fantasia di Stephen Pastel", li descrive Everett True nel bel booklet di questa definitiva ristampa deluxe (con tutto quanto i Vaselines registrarono, demo e live compresi). E davvero il pop di marca scozzese dei Vaselines era provocante, giocoso, abrasivo, primitivo e immediato: riascoltata oggi The Day I Was a Horse non smette di suonare eccitante e travolgente. Fra omaggi ai Velvet Undeground e irruenze adolescenziali, tra sbandate d'ormoni (Sex Sux) e romanticismo alcolico, le canzoni dei Vaselines conservano ancora intatto il loro incanto istintivo.

>>>(mp3): The Vaselines - The Day I Was A Horse

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