Get over it

Dinosaur Jr.
Ho comprato Farm, il nuovo album dei Dinosaur Jr. a scatola chiusa, senza scaricare nulla, così come avevo fatto per Beyond nel 2007, il primo con la ritrovata formazione originale della band del Massachusettes. L'ho ascoltato in cuffia, in cucina, in macchina, in macchina di notte, mentre mi facevo la barba. Ho un problema, e non è un problema di cd europei difettosi. Il fatto è che non riesco a ricordarmi le canzoni, la scaletta continua a venirmi incontro anonima, mi prende alla sprovvista e non riesco ad aggrapparmi a nulla.
Siamo d'accordo, i Dinosaur non si toccano. Mi emozionano ancora le lacerazioni della voce di J Mascis, così piena e così soffocata. Mi stringe il cuore quell'autostrada di chitarre che non finiscono mai. Over It mi ha fatto venire la pelle d'oca appena è partita, e dentro Farm ci sono ancora i momenti come See You, in cui non importa cosa dicano le parole, quelle le metti tu mentre mormori la melodia nella tua testa. Per i Dinosaur Jr. resto ad ascoltare anche ore di fragorosi assoli (vedi l'epica I Don't Wanna Go There).
Ma tutte le recensioni parlano di quanto sia bello che il trio sia ancora unito e che scriva canzoni così poderose, e quanto sia importante che, in fondo, i Dinosaur Jr. sappiano ancora fare così bene i Dinosaur Jr.
Tutto vero e giusto, ok, hanno ragione, ma io ho l'impressione che purtroppo sia un po' passata per me la stagione in cui potevo davvero innamorarmi di un loro nuovo disco, di quell'amore duraturo e irrazionale che ancora provo per loro i primi tre dischi degli Anni Novanta.

>>>(mp3): Dinosaur Jr. - Over It

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