Novembre-gazing
Alle due del pomeriggio è già così buio che se non accendi la luce sembra di stare in un biopic ambientato a Manchester nel 1979.
Qui sono giornate di musica soltanto in sottofondo. Da un certo punto di vista mi viene da pensare "purtroppo", perché certi nuovi ascolti meriterebbero più attenzione. Ma d'altra parte, a volte a novembre si sta bene anche così, avvolti da canzoni con cui ci si trova a proprio agio, senza l'ansia di rincorrere l'attualità a ogni costo.
Va da sé che finisco spesso per privilegiare suoni stratificati, ritmi dimessi e melodie seppellite dai feedback, ottimo contrappunto per i cieli bassi e pesanti e per le piogge che inzuppano la città in questi giorni.
- Letting Up Despite Great Faults
La prima segnalazione arriva grazie a Colas, che per presentare questa band californiana tira in ballo un paragone importante con i Radio Dept., nome di fronte al quale non posso opporre nessuna difesa. Le coordinate infatti sono quelle, anche se la malinconia viene trattata con meno apparente freddezza, una decisa propensione all'electropop e un maggiore utilizzo di glitch. L'esordio autoprodotto dei Letting Up Despite Great Faults mi ha fatto tornare in mente, tra le altre cose, i Dealership del primo disco (archeologia effimera di questo decennio), e sono sempre bei ricordi.
- Electric Assembly
Mi aveva scritto tempo fa Amos Memon, già batterista dei Fanfarlo, per segnalarmi questo suo progetto parallelo, gli Electric Assembly e mi aveva preso alla sprovvista. Tanto è solare e coinvolgente la sua band più nota, tanto riescono a essere notturni questi altri Electric Assembly. Allo shoegaze puro e semplice, il quartetto londinese aggiunge un colore post-rock molto dilatato e non di rado anche abbastanza cupo. Hanno da poco pubblicato un nuovo ep che vede al suo interno la cosmica 11:43, lunga una ventina di minuti: "it was recorded in one take - in fact it was a jam and that recording was the first time we ever played it".
- Magpie
Magnificamente autunnale e desolato sin dalla copertina, Noir or Several Murders In Sleepless Nights è il debutto dei Magpie, creatura di Daniele Carretti, già chitarrista negli Offlaga Disco Pax e qui anche alla voce. Suoni abbandonati, gonfi di nebbie, che omaggiano i classici Slowdive e Ride. Undici rarefatte canzoni che vedono anche la collaborazione di Donatella Tenchio (Fou) e Nicola Manzan (Bologna Violenta) e che riescono a trovare nuove palpitanti sfumature dentro la parola spleen.
>>>(mp3): Letting Up Despite Great Faults - Folding Under Stories Told
>>>(mp3): Electric Assembly - Worn Out Photos (24.10.09)
>>>(mp3): Magpie - Now You Love Me?
Alle due del pomeriggio è già così buio che se non accendi la luce sembra di stare in un biopic ambientato a Manchester nel 1979.
Qui sono giornate di musica soltanto in sottofondo. Da un certo punto di vista mi viene da pensare "purtroppo", perché certi nuovi ascolti meriterebbero più attenzione. Ma d'altra parte, a volte a novembre si sta bene anche così, avvolti da canzoni con cui ci si trova a proprio agio, senza l'ansia di rincorrere l'attualità a ogni costo.
Va da sé che finisco spesso per privilegiare suoni stratificati, ritmi dimessi e melodie seppellite dai feedback, ottimo contrappunto per i cieli bassi e pesanti e per le piogge che inzuppano la città in questi giorni.
- Letting Up Despite Great Faults
La prima segnalazione arriva grazie a Colas, che per presentare questa band californiana tira in ballo un paragone importante con i Radio Dept., nome di fronte al quale non posso opporre nessuna difesa. Le coordinate infatti sono quelle, anche se la malinconia viene trattata con meno apparente freddezza, una decisa propensione all'electropop e un maggiore utilizzo di glitch. L'esordio autoprodotto dei Letting Up Despite Great Faults mi ha fatto tornare in mente, tra le altre cose, i Dealership del primo disco (archeologia effimera di questo decennio), e sono sempre bei ricordi.
- Electric Assembly
Mi aveva scritto tempo fa Amos Memon, già batterista dei Fanfarlo, per segnalarmi questo suo progetto parallelo, gli Electric Assembly e mi aveva preso alla sprovvista. Tanto è solare e coinvolgente la sua band più nota, tanto riescono a essere notturni questi altri Electric Assembly. Allo shoegaze puro e semplice, il quartetto londinese aggiunge un colore post-rock molto dilatato e non di rado anche abbastanza cupo. Hanno da poco pubblicato un nuovo ep che vede al suo interno la cosmica 11:43, lunga una ventina di minuti: "it was recorded in one take - in fact it was a jam and that recording was the first time we ever played it".
- Magpie
Magnificamente autunnale e desolato sin dalla copertina, Noir or Several Murders In Sleepless Nights è il debutto dei Magpie, creatura di Daniele Carretti, già chitarrista negli Offlaga Disco Pax e qui anche alla voce. Suoni abbandonati, gonfi di nebbie, che omaggiano i classici Slowdive e Ride. Undici rarefatte canzoni che vedono anche la collaborazione di Donatella Tenchio (Fou) e Nicola Manzan (Bologna Violenta) e che riescono a trovare nuove palpitanti sfumature dentro la parola spleen.
>>>(mp3): Letting Up Despite Great Faults - Folding Under Stories Told
>>>(mp3): Electric Assembly - Worn Out Photos (24.10.09)
>>>(mp3): Magpie - Now You Love Me?
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