Memories for unseen histories

'Skull' by Brian Dettmer
Segnalo un interessante articolo pubblicato da Calum Marsh su Popmatters e intitolato "Reconsidering the Revival of Cassette Tape Culture". Potrà sembrare strano ma nel 2009 il tema è caldo: perfino io quest'anno ho acquistato tre o quattro album nuovi usciti solo su cassetta, e non dimentichiamo che in Italia abbiamo la Best Kept Secret, una delle più apprezzate (all'estero) tape label di ambito indiepop.
La moda oggi, in epoca di mp3 e internet, nonostante tutto si diffonde e Marsh si interroga se per caso non si tratti di un equivoco sull'appropriazione dei mezzi di produzione da parte di una fetta della scena underground: "The original champions of tape culture weren't interested in the product so much as the function: to get their music out there, into the hands of kids who wanted it, in a way that was fiscally feasible with modest budgets".
Lascio a voi leggere le conclusioni. A me pare che la componente "estetica/frivola" del mezzo mantenga comunque un valore di "contaminazione": contribuire a diffondere una certa consapevolezza circa le possibilità di creare e modificare gli strumenti che ci servono, di incidere con creatività sulla comunicazione.

(La scultura del teschio fatto con le cassette è opera di Brian Dettmer)


>>>(mp3): Comet Gain - The Ballad of a Mix Tape
>>>(mp3): Yes Cassette - Rewind to Kickstart

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