"The graph the record industry doesn't want you to see"
Grazie a una segnalazione di Phonkmeister, ho recuperato questo articolo del Times Labs Blog sui guadagni dell'industria discografica britannica suddivisi per tipo di incasso (dischi, concerti e diritti).
Ovvio, certe generalizzazioni vanno prese con le molle. Come specifica l'articolo, mancano i dati relativi a una ulteriore suddivisione tra artisti cosiddetti mainstream e i "pesci piccoli" (uno dei commenti più ricorrenti - sotto il pezzo c'è una bella discussione), ma credo che un certo trend sia abbastanza evidente.
Mi domando se sarebbe mai possibile fare qualcosa del genere per il mercato italiano.
Grazie a una segnalazione di Phonkmeister, ho recuperato questo articolo del Times Labs Blog sui guadagni dell'industria discografica britannica suddivisi per tipo di incasso (dischi, concerti e diritti).
Ovvio, certe generalizzazioni vanno prese con le molle. Come specifica l'articolo, mancano i dati relativi a una ulteriore suddivisione tra artisti cosiddetti mainstream e i "pesci piccoli" (uno dei commenti più ricorrenti - sotto il pezzo c'è una bella discussione), ma credo che un certo trend sia abbastanza evidente.
Mi domando se sarebbe mai possibile fare qualcosa del genere per il mercato italiano.
Commenti
Posta un commento