La natura immortale del Giro di DO
The Morning Benders live @ Hana-bi, 2010/07/14
Se uno dovesse giudicare una band dalle cover a cui sceglie di rendere omaggio dal vivo, l'altra sera davanti ai Morning Benders in concerto all'Hana-Bi di Marina di Ravenna si sarebbe trovato un bel po' disorientato: Dreams dei Fleetwood Mac piazzata a metà scaletta e Ceremony dei New Order lasciata come ultimo bis.
Strana accoppiata per un gruppo al quale di solito si riconoscono influenze come Shins e Beach Boys. E la cosa divertente è stata che tutte e due le canzoni sono state eseguite nella maniera più fedele possibile, come se i ragazzi californiani avessero soltanto voglia di divertirsi così.
Sì, non si può fare a meno di tirare in ballo la giovinezza, quando si parla di un live dei Morning Benders. L'ultimo album, Big Echo, merito probabilmente anche della produzione di Chris Taylor dei Grizzly Bear, ha un suono più sostanzioso e orchestrale. Ma dal vivo il quartetto ammorbidisce l'impatto, distende le melodie, giocando più sull'armonia delle voci e su ritmi rilassati, facendo venire in mente più di una volta una specie di Vampire Weekend con il folk pop al posto dell'Africa.
Qualche accelerata di grinta in più non sarebbe guastata (magari ripescando di più dal primo album, come sperava Lucio), sarà stata colpa del caldo disumano della notte romagnola, ma comunque pezzi come Cold War, Promises e Hands Me Down dal vivo sanno pur sempre emozionare. Arriva infine l'attesa Excuses con i coretti di tutto il (non proprio numeroso) pubblico presente e si chiude soddisfatti. Il Giro di Do non sbaglia/muore mai.
>>>(mp3): The Morning Benders - Dreams (Fleetwod Mac cover)
>>>(mp3): The Morning Benders - Excuses
update: In effetti i Morning Benders hanno preso la trasferta italiana con spirito bello vacanziero. Ascolta l'intervista a MAPS
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The Morning Benders live @ Hana-bi, 2010/07/14
Se uno dovesse giudicare una band dalle cover a cui sceglie di rendere omaggio dal vivo, l'altra sera davanti ai Morning Benders in concerto all'Hana-Bi di Marina di Ravenna si sarebbe trovato un bel po' disorientato: Dreams dei Fleetwood Mac piazzata a metà scaletta e Ceremony dei New Order lasciata come ultimo bis.
Strana accoppiata per un gruppo al quale di solito si riconoscono influenze come Shins e Beach Boys. E la cosa divertente è stata che tutte e due le canzoni sono state eseguite nella maniera più fedele possibile, come se i ragazzi californiani avessero soltanto voglia di divertirsi così.
Sì, non si può fare a meno di tirare in ballo la giovinezza, quando si parla di un live dei Morning Benders. L'ultimo album, Big Echo, merito probabilmente anche della produzione di Chris Taylor dei Grizzly Bear, ha un suono più sostanzioso e orchestrale. Ma dal vivo il quartetto ammorbidisce l'impatto, distende le melodie, giocando più sull'armonia delle voci e su ritmi rilassati, facendo venire in mente più di una volta una specie di Vampire Weekend con il folk pop al posto dell'Africa.
Qualche accelerata di grinta in più non sarebbe guastata (magari ripescando di più dal primo album, come sperava Lucio), sarà stata colpa del caldo disumano della notte romagnola, ma comunque pezzi come Cold War, Promises e Hands Me Down dal vivo sanno pur sempre emozionare. Arriva infine l'attesa Excuses con i coretti di tutto il (non proprio numeroso) pubblico presente e si chiude soddisfatti. Il Giro di Do non sbaglia/muore mai.
(foto di Marta)
>>>(mp3): The Morning Benders - Dreams (Fleetwod Mac cover)
>>>(mp3): The Morning Benders - Excuses
update: In effetti i Morning Benders hanno preso la trasferta italiana con spirito bello vacanziero. Ascolta l'intervista a MAPS
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