È da ferragosto che volevo scrivere due righe su questo disco, e solo ora che è uscito il video di Pogo mi accorgo che è quasi finito il 2010 senza che dichiarassi tutto il mio amore per gli Eternal Summers. Nicole Yun e Daniel Cardiff, dalla contea di Roanoke, Virginia, suonano un post-punk diretto e senza fronzoli. Il primo paragone che mi hanno fatto venire in mente sono stati i Life Without Buildings, nonostante il duo sia molto meno spigoloso. Però c'è qualcosa nel loro suono asciutto, un'aspra dolcezza (per usare il più scontato degli ossimori) che non cerca giri di parole, né trucchi e nemmeno la scappatoia del lo-fi, e che mi ha del tutto catturato.
La cosa affascinante del loro album di debutto, Silver, è che suona quasi come fosse un gran bel nastrone: c'è il momento no-wave e c'è la leggerezza dreamy, la ballata sardonica alla Adam Green e l'indiepop più classico alla Softies, il pezzo da Velvet Underground e quello ti riporta agli Anni Novanta stile Belly. L'impatto complessivo mi sembra riesca nel modo più ingegnoso e aggraziato a sottrarsi ai possibili limiti della formula chitarra / batteria, e al tempo stesso a suonare parecchio, parecchio divertente.
(mp3): Eternal Summers - Pogo
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