I Vondelpark sono un energico trio di Roma, suonano un garage rock bello selvaggio e hanno appena pubblicato un ep autoprodotto intitolato Melting Brain. Delle sei canzoni seppellite di fuzz, polvere e sudore mi piacciono molto quelle più dirette che stanno sotto i due minuti, come What Love Is e Kids. Si sente un'energia sporca e primitiva, e al tempo stesso esultante e sgretolata, come se le chitarre, gli amplificatori, quel che resta del microfono e della batteria stessero franando e precipitando senza controllo, ma ridendo parecchio.
E poi mi piace anche che per presentarsi i Vondelpark coinvolgano la scena nella quale nascono: "Non proveniamo da un ambiente sterilizzato, per così dire, per questo è giusto ricordare quelle persone e quei gruppi locali con cui abbiamo diviso il palco, o, più strettamente, con cui condividiamo la sala prove / garage. Fra gli altri, in ordine sparso, gli Wow!, Manù e i Bobsleight Baby, i Capputtini I Lignu, i Sadside Project, Stani dei Van Houten, sono fra quelli che più da vicino ci hanno ispirato per continuare a suonare. La gente dell'Initt e del Fanfulla, del Verme, del Sinister Noise, sono quelli che più ci danno nuovi spazi per i live. Crediamo che la descrizione di una scena, per quanto abusata e logora sia divenuta la parola, renda meglio conto della realtà nella quale ci troviamo a suonare".
(mp3): Vondelpark - What Love Is
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