"Simpatico video dei Secret Cities, in cui Colas lotta con polaroid per una ragazza" - Marco Delsoldato [*]
Se amate i Beach Boys ma per dovere d'immagine ascoltate robe alla Grizzly Bear (e ovviamente non così tanto popolari come i Grizzly Bear, ma certo), i Secret Cities potrebbero essere la prossima band a entrare nella vostra playlist. La cosa bella della loro musica è che sembra uscire da un vecchio vinile consumato. Non è questione di lo-fi o suoni sporchi, ma proprio di polvere e anni di soffitta e ricordi che si depositano sui suoni e sulle melodie, facendo sembrare questo Strange Hearts, secondo album della band di Fargo, un reperto vintage, quelle inaspettate scoperte che si fanno nelle vecchie case di famiglia nei momenti più imprevisti, e ti dici ma dove sono rimasto io tutto questo tempo?
Per assecondare le strutture ritmiche di questo nuovo lavoro i Secret Cities hanno aggiunto in formazione un secondo percussionista, anche se la prima cosa che si nota è il gioco tra le due voci angeliche di Charlie Gokey e Marie Parker. Malinconia ma senza abbandono.
Il video qui sopra, con la sua semplice estetica indie-nerd, forse è un po' fuorviante. I Secret Cities citano Shangri-Las e Dusty Springifield tra le influenze, e io aggiungerei pure gli Zombies. Ma ascoltare i Secret Cities deve essere un po' come provare di nuovo l'effetto che faceva ascoltare gli Zombies all'epoca, sentirli arrivare da lontano, in una piccola radio accesa di notte, guardata in silenzio.
(mp3): Secret Cities - Love Crime
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