Non avevo mai sentito questi Popstrangers prima di avere per le mani il loro debutto Antipodes, e invece ho scoperto che nella loro Nuova Zelanda sono in giro dal 2009. Mea culpa. Anche perché il disco si presenta come un solidissimo compendio di indie rock rumoroso e torbido, figlio di suoni alla Hüsker Dü, Pixies e Sonic Youth, per citare alcuni riferimenti molto generici ma che cominciano a inquadrare il campo. Oppure, se volete un nome più contemporaneo, potremmo indicare Cloud Nothings. Ci sono riff pesanti e chitarre impetuose. A volte però fanno da contraltare una voce e delle melodie psicotiche, quasi dalle parti dei primi Radiohead. E lì io mi fermo (anche se vedo che in giro fioccano consensi). Invece è il lato più pop dei Popstrangers quello che mi coinvolge di più (anche se loro lo definiscono "non intenzionale"), come nei singoli What Else Could They Do? o Heaven, dal ritornello irresistibile.
(mp3) Popstrangers - Heaven
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