Forever young

Tiger! Shit! Tiger! Tiger! – Forever Young


Ma si potrà, alle soglie dei quaranta, ritrovarsi ancora in queste scene perennemente jackfrusciante in cui tu salti in sella, parte il disco al primo colpo di pedali e ti scatta addosso tutto il cinebrivido? L'alba, la città sgombra, studenti morti di sonno ammucchiati alla fermata dell'autobus, faccio play e la strada è un cavo dell'alta tensione, la bicicletta prende fuoco, con un ghigno calo in picchiata verso la stazione, il cronometro mi concede il tempo di due pezzi prima di perdere il treno, ma nelle cuffie sfondo il muro del suono e arriverò prima dell'Alta Velocità.

Forever Young è il poderoso nuovo album dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger! e nonostante qualcuno voglia descriverlo in termini di chitarra basso e batteria io credo sia tutto soltanto una imponente e fenomenale scarica elettrica. Qualcosa che in natura si produce solo tra grandi pericoli e tempeste. Certo, per completare il quadro si potrebbe chiamare in causa tutta una serie di nomi, a partire dai Sonic Youth per arrivare ai più vicini Wavves, Male Bonding o magari No Age, ma non renderebbe abbastanza l'idea del folgorante prodigio racchiuso in queste dieci canzoni. Tipo il crescendo inarrestabile di Broken o la carica bruciante di Twins.

E nell'impossibilità di decifrare quello che sta cantano la voce persa tra le scosse e i riverberi mi affido a una raffica di titoli come Forever Young, Golden Age, Whirlwind Weekend, Fearless Youth, Rage: tutto quello che sento fremere con urgenza sotto pelle, fili scoperti, e poi l'esplosione appena si accende il contatto tra la musica e l'orecchio. Tantissima, abbagliante, micidiale elettricità.



(mp3) Tiger! Shit! Tiger! Tiger! - Broken

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