Bentrovati a un nuovo appuntamento con il progetto MAP - Music Alliance Pact, ovvero una trentina di blog di tutto il mondo che selezionano per voi una nuova band interessante del proprio Paese, ve la presentano e vi regalano una canzone. Un ottimo modo per scoprire nuova musica in modo non convenzionale. Per chi volesse capire di cosa stiamo parlando, questo è il riassunto delle puntate precedenti.
Tra i nomi che mi hanno incuriosito a questo giro:
- il messicano Chicano Batman, con il suo singolarissimo groove Sixties che mescola rock'n'roll e ritmi sudamericani;
- l'indiano Dualist Inquiry, dance pop dal sapore Eighties un po' Hot Chip, un po' balneare;
- i peruviani Invernal, con uno shoegaze ad alto contenuto di zuccheri;
- la stravolta cover di Only Love Can Break Your Heart di Neil Young messa assieme dai giapponesi Pop-Office;
- i canadesi The This Many Boyfriends Club, che potrebbero sembrare una versione meno nevrotica dei Los Campesinos o meno enfatica di Tilly & The Wall;
- il portoghese Yesterday, e il suo indiepop rigoglioso di archi alla Saint Etienne;
- gli australiani Yon Yonson, con un'elettronica piena di soul che ricorda qualcosa dei nostri M+A.
Gli italiani di questo mese sono i Winter Dies In June, band di Parma che vede al suo interno componenti di altre formazioni care alla storia di questo blog come Vancouver, Isabel At Sunset e Pecksniff.
The Soft Century è un disco di epico indie rock ambizioso e magniloquente, che di certo non vola basso e non fa nulla per passare inosservato. A partire dal minutaggio delle canzoni, che si prendono tutto il tempo per crescere e svilupparsi e raccontarsi nel dettaglio, per finire agli arrangiamenti, archi e fiati che distendono le melodie in maniera a dir poco gloriosa. I ragazzi qui corrono a briglia sciolta, emozioni a profusione ed è un piacere sentirli così carichi e liberi.
C'è tutto l'indie rock americano più sanguigno e maturo, quello dei National e dei Band Of Horses, tanto per buttare lì due nomi non proprio "leggeri", e c'è tutto l'amore Brit e Sixties per canzoni curate come fossero serate di gala. Leggetevi la bella intervista ad Alain Marenghi su Troublezine, procuratevi il disco (via Bandcamp oppure ancora meglio ai live) e cantate insieme a loro "let me scream some old-fashioned good song".
Questa è la playlist del MAP di Marzo, compreso il link per scaricarla tutta in un colpo solo.
(mp3) Winter Dies In June - Big Sale Saturday
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