Il disco di debutto delle Habibi è uscito già da qualche mese ma è ora, nelle settimane che seguono il solstizio d'estate, che comincerò a consumarlo per davvero. Voglio il sole allo zenit, voglio le chitarre che vibrano seguendo le onde blu all'orizzonte, voglio un ritmo grezzo e garage a scuotermi, ma voglio anche i cori più soavi, sensuali e Motown. Non è difficile immaginare piccole gemme sporche come Let Me In o Sweetest Talk fare da colonna sonora a un vecchio documentario sulla storia del surf. Non è difficile sognare una festa di notte sulla spiaggia in cui lasciarsi trascinare da un pezzo come I Got The Moves. Guarda caso, lo stesso video della canzone culmina in un formidabile party, dove ovviamente sono i nerd a conquistare le fanciulle e le danze finiscono per coinvolgere anche i vecchi matusa. Menzione d'onore per il clamoroso cameo del "professore cattivo" interpretato da Jonathan Toubin e per i tautologici panini della "Burger Records".
Proprio a casa Burger sono approdate queste quattro fanciulle scatenate, provenienti da Detroit e Puerto Rico e ora di base a Brooklyn. La label californiana ci sta ormai viziando con alcune delle voci femminili più divertenti del rock'n'roll da un po' di tempo in qua: Shannon & The Clams, Peach Kelly, Colleen Green, le Courtneys, le La Luz, giusto per fare qualche nome. Da parte loro, le Habibi mostrano di essere capaci anche di un lato romantico e sognante (She Comes Along) che sfiora a tratti ombre più cupe e introverse (Persepolis). Ma quando il sole torna a splendere forte, è il coro YE-YE! di I Got The Moves tutto quello di cui ho bisogno.
(mp3) Habibi - I Got The Moves
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