Tra i nomi che di solito vengono raccolti in quelle liste un po' generiche di "band italiane da esportazione" non capita spesso di trovare Panda Kid. È un peccato. Credo che in parte dipenda dal fatto che il progetto musicale del vicentino Alberto Manfrin in effetti ha ben poco di italiano, e in parte dev'essere che non tutti capiscono subito cosa diavolo sta succedendo dentro la sua musica. Panda Kid, che ha ha diviso palchi in giro per l'Europa con gente come Thee Oh Sees e Veronica Falls, e ha pubblicato anche uno split con No Monster Club, naviga (anzi, va allegramente alla deriva) nel vasto mare del lo-fi, suonando uno sporchissimo rock'n'roll che può mescolare coretti doo-wop, rumore incandescente, impazienza punk, secche drum machine, chitarre stridenti, ritornelli di un pop sfacciato e giocoso, voci perse tra i riverberi e riff che sembrano rubati a qualche classico surf. Se vi piacciono, per esempio, tutti quei gruppi che gravitano nell'universo Burger Records e affini, non vedo perché non dovreste amare Panda Kid soltanto perché non è californiano.
In ogni caso, il ragazzo è in partenza. Tra agosto e settembre sarà impegnato con un tour che toccherà entrambe le coste degli Stati Uniti. Per celebrare l'evento sta per vedere la luce una raccolta di singoli (impossibile definirlo un "Best Of"!), intitolata I Saw My Soul Leaving, in uscita congiunta per Lolipop Records / FDH Records / Already Dead Tapes. Nella tracklist sono inclusi anche due inediti, Sun Take Care Of Us e questa notevole, super-wavvesiana We Will Be Palm:
Panda Kid - We Will Be Palm
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