Nonostante in questi ultimi giorni abbia letto un sacco di bilanci, non saprei dire se il 2015 è stato un anno buono per la musica oppure no. Mi sono accorto di avere ascoltato meno dischi, in generale, ma di averne amati parecchi di più. Che sia solo un altro segno di senilità? A parte questa trascurabile nota personale, a mano a mano che passa il tempo mi sembra sempre più difficile trovare comuni denominatori in quello che succede alla musica che mi piace. Un po' è anche per questo che continuo a restare affezionato a questa piccola tradizione della "classifica dei dischi di fine anno". Non ho la pretesa di scrivere che questi sono i migliori dischi usciti nel 2015, ci mancherebbe: le riviste specializzate e le webzine più serie e attrezzate fanno già un enorme lavoro di selezione e segnalazione. Qui sotto ho voglia di raccogliere soltanto i dischi che mi hanno tenuto più compagnia negli scorsi dodici mesi, quelli che hanno suonato più forte alla radio, o in bicicletta, o che magari sono diventati i ricordi preferiti di una stagione, polaroid fatte di canzoni.
La settimana scorsa è andata in onda una puntata speciale di "polaroid alla radio", a più voci, insieme ad Alberto Simoni di Area Contaminata e Michele e Cecilia dei Qlowski, più un'incursione come sempre fulminante di Francesco "Bastonate" Farabegoli: dategli un'ascolto, secondo me è stato davvero un bel modo per finire quest'anno di musica.
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10) Clever Square - Nude Cavalcade
Tra i dieci dischi che idealmente porterò con me da questo 2015 non potevano mancare i Clever Square. La banda ravennate, nell'anno del suo scioglimento, ha realizzato con Nude Cavalcade "il suo lavoro più completo di sempre", sintesi di tutte le anime che hanno attraversato nella loro carriera.
(mp3) The Clever Square - Higly Effective Solutions
9) Ultimate Painting - Green Lane
Nonostante alcune critiche poco entusiasmanti, secondo me gli Ultimate Painting hanno finalmente trovato la quadratura del proprio suono, onesto e rilassato, con una scrittura classica che resisterà al tempo.
(mp3) Ultimate Painting - Out In The Cold
8) Knife Pleats - Hat Bark Beach
Il debutto, per così dire, del nuovo progetto di Rose Melberg raccoglie «dodici canzoni, nessuna sopra i due minuti e mezzo, che si collocano apertamente nella tradizione figlia di Talulah Gosh e Shop Assistants, ma il tono questa volta sembra più solare e disteso, non distante dalle migliori All Girl Summer Fun Band!»
(mp3) Knife Pleats - Wonderful
7) Dick Diver - Melbourne, Florida
«Una tensione che non si spegne: ha solo avuto tutto il tempo, fin troppo tempo, per prendere coscienza dei propri limiti, della propria complicata vanità, di quei "cancelli del nulla" da cui fatichiamo a staccarci».
(mp3) Dick Diver - Tearing The Posters Down
6) Any Other - Silently Quietly Going Away
«I riferimenti che vengono sempre citati per presentarli vanno dai Built To Spill ai Pavement, passando per Modest Mouse ed Elliott Smith. Ma in questi giovani ragazzi avverti una consapevolezza, una capacità di stare del tutto sulle proprie gambe, che lascia incantati e ti fa sorridere con un ottimismo che non è comune nella nuova musica italiana.»
(mp3) Any Other - Gladly Farewell
5) The Royal Headache - High
«I Royal Headache sono nel giusto, perché cantano qualcosa di vero, qualcosa che strappano dalla loro carne, e non si fermeranno di fronte a nulla. Un disco catartico, per usare una parola fuori moda, che ti piomba addosso con un'urgenza abbagliante,e ti fa sentire fortunato di essere qui e ora.»
(mp3) Royal Headache - Need You
4) Twerps - Range Anxiety
«Tutto resta sospeso ma in movimento, perché l'unica cosa che conta è continuare a girare intorno e intorno ancora. Questo amore va così, scorre. E anche questa musica ci segue. Sono "sentimenti semplici", che però non si possono semplicemente mettere via.»
(mp3) Twerps - Back To You
3) Westkust - Last Forever
«Questa è una musica che fa stringere i pugni, scalciare il cielo e andarsi a prendere tutto quello che bisogna prendere: "it's time to grow / it's time to go".»
(mp3) Westkust - 0700
2) Ben Seretan - Ben Seretan
«Il fatto è che la musica di Ben Seretan sembra crearsi senza traccia e senza limiti. Respira una luce estesa, e tu ti ci ritrovi dentro, senza direzione ma non smarrito, ti lasci cullare, adatti le pulsazioni del tuo cuore alle sue modulazioni.»
(mp3) Ben Seretan - Light Leaks
1) Trust Fund - No One's Coming For Us + Seems Unfair
Doppia uscita nel 2015 per Ellis Jones e i suoi Trust Fund (entrambi i dischi con copertine abbastanza impresentabili), una serie di canzoni che a distanza di così pochi mesi non fa davvero bene al cuore, un micidiale uno-due che mi ha lasciato tramortito, e che quindi si merita senza esitazioni la cima della mia classifica.
A inizio anno era arrivato il debutto No One's Coming For Us, tortuoso e irregolare, ma di una spietatezza che non mi sarei aspettato. E poi, a novembre, tra Pixies, Los Campesinos, Joanna Gruesome e soprattutto (perdonatemi) gli Envelopes, la conferma di Seems Unfair, il vero colpo di grazia: "you're too far down the wrong road / and there's nowhere else you'd even wanna go".
(mp3) Trust Fund - Can You Believe
(mp3) Trust Fund - Cut Me Out
- I miei concerti dell'anno:
1) il concerto d'addio dei Let's Wrestle al 100Club di Londra, 10 luglio
2) Ben Seretan @ Play ZOO, 22 luglio
3) tutto l'Handmade Festival 2015 a Guastalla (RE), 2 giugno
4) Trust Fund @ Covo Club, 10 ottobre
5) Disappears @ Freakout Club, 2 dicembre
6) The Parrots @ Mikasa, 21 maggio
- Bonus track: un anno di live unplugged in studio a "polaroid alla radio"!
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